Javier Ruiz González è nato a Granada il 17 giugno del 1987 e nonostante l’infortunio di un mese fa a Vigo, resta senza dubbio uno dei migliori giocatori del circuito. L'andaluso ha annunciato su Instagram che dovrà sottoporsi a una serie di test con l’auspicio di tornare presto in campo, in coppia con Gonzalo Rubio.
Quali aspettative hai per questa stagione? «L'obiettivo principale è quello di ottenere il meglio l'uno dall'altro, di competere con tutte le coppie e di entrare tra le prime otto».
Cosa ne pensi di tutti questi circuiti? «La competizione nei diversi circuiti ha apportato un notevole miglioramento nell’organizzazione dei tornei. Di contro la preparazione fisica diventa ancora più determinante, dato che la mancanza di tempo tra una competizione e l’altra porterà, come sta accadendo, a diversi infortuni».
Su quali giovani punteresti per il futuro? «Esbri, Cardona, Santigosa, Gala, José Jiménez e Chamero sono le giovani promesse che vedo come future stelle nel padel».
Preferisci giocare all'aperto o al chiuso? «Preferisco all'aperto, sono condizioni in cui è più difficile confrontarsi e bisogna modificare il proprio modo di giocare per ottenere il massimo. Mi considero un giocatore che si destreggia bene anche quando c’è vento».
Chi sono i tre migliori giocatori della storia nella categoria maschile e femminile? «Paquito, Galán e Lebron, mentre nelle donne Triay, Salazar e Majo Alayeto».
Parlaci del tuo allenatore. «Mi alleno con Jose Luis Gutierrez "Guti", è un sensei del padel, mi dà molta sicurezza nei momenti difficili e sa bene cosa serve per poter competere ad alto livello».
Durante gli allenamenti avete delle sessioni di studio in cui analizzate i vostri avversari? «Certo, lavoriamo sia dal punto di vista tecnico che tattico, e vediamo le immagini degli avversari pochi giorni prima della partita, proprio per aggiustare gli ultimi aspetti».
Se potessi "rubare" un colpo a un giocatore? «La volée di rovescio di Galán,solo Ale può fare la differenza utilizzando questo colpo durante la partita. E poi anche il dritto di Tapia è incredibile».
Tre consigli che daresti a un giocatore amatoriale? «Migliorare la propria condizione fisica per poter alzare il livello, fare squadra incoraggiando sempre il tuo compagno e avere un’ottima racchetta, come la mia».
Se non avessi fatto il giocatore professionista? «Mi sarebbe piaciuto fare il pompiere o il poliziotto».
Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor tecnici? «Uso la Siux Fenix III Javi Ruiz Pro, il mio abbigliamento è sempre Siux, mentre le scarpe sono Mizuno».
Sogno nel cassetto? «Se è un segreto è meglio non dirlo, perché sono sicuro che poi non si realizzerà (ride, ndi)».