Padel, intervista a Tello: ieri il canestro, adesso c’è la gabbia

L’ex cestista argentino, attuale numero 12 del Wpt, gioca in coppia con Alex Ruiz: "Stiamo crescendo giorno dopo giorno. E vogliamo puntare in alto"
Padel, intervista a Tello: ieri il canestro, adesso c’è la gabbia
3 min

Argentino, nato a Cordoba il 1° febbraio del 1995, Juan Tello, dopo aver giocato quasi 7 anni con il suo inseparabile compagno Federico Chingotto ed il divorzio di inizio stagione da Paquito, è tornato a ricoprire il suo posto di sinistra in campo e da marzo fa coppia con lo spagnolo Alex Ruiz, noto come Capitan America per la sua somiglianza con il noto personaggio della Marvel. I due giocatori sono molto potenti ed aggressivi e dopo un buon inizio, ora puntano a risalire posizioni in classifica. Attuale n.12 del ranking WPT, vanta al suo attivo una percentuale di vittorie, su 335 partite giocate, pari al 67%.

Quali aspettative hai per questo proseguo della stagione?
«Siamo concentrati entrambi per competere in ogni partita. Stiamo crescendo giorno dopo giorno».

Cosa ne pensi di tutti questi circuiti?
«È molto faticoso viaggiare e prendere molti aerei, tutto questo richiede anche un grande sforzo mentale. Speriamo che i vari attori riescano a trovare un accordo in modo che si arrivi alla soluzione migliore per noi giocatori».

Preferisci giocare all'aperto o al chiuso?
«Preferisco l'aria aperta. Gioco così da quando ero bambino e sono abituato».

Chi sono i tre migliori giocatori della storia nella categoria maschile e femminile?
«Bela, Juan Martin Diaz e Cristian Gutierrez, mentre nelle donne Ale Salazar, Gemma Triay e Ari Sanchez».

Parlaci del tuo allenatore.
«Il mio coach è Rodrigo Ovide ed apprezzo molto la sua umiltà e il suo desiderio di migliorare ogni giorno noi giocatori».

Durante gli allenamenti avete delle sessioni di studio con aspetti tecnici e tattici in cui analizzi i tuoi avversari?
«Sì, analizziamo noi stessi e i nostri avversari ogni settimana. È un modo per imparare a conoscere le diverse giocate e valutare gli errori».

Se potessi "rubare" un colpo a un giocatore?
«Lo ruberei a Bela, per la qualità del pallonetto. Penso che sia uno dei colpi più importanti nel padel». Tre consigli che daresti ad un giocatore amatoriale per migliorare il proprio livello? «Costanza, voglia di lavorare e predisposizione all'ascolto».

Se non avessi fatto il giocaprofessionista?
«Sarei stato un giocatore di basket. Era quello che facevo prima del padel, mi allenavo molto e avrei continuato su questa strada».

Che racchetta usi e quali sono i tuoi sponsor tecnici?
«Sono sponsorizzato dalla testa ai piedi da Bullpadel e gioco con la racchetta VERTEX 03. È molto leggera e una delle migliori pale che abbia mai avuto».


© RIPRODUZIONE RISERVATA