Nei nostri occhi abbiamo ancora le bellissime immagini della seconda edizione dell'Italy Major Premier Padel, primo torneo combined nella storia, con la finale sul Centrale del Foro Italico con gli spalti gremiti. Una lunga maratona iniziata con la finale femminile, vinta dalla coppia Triay-Ortega, e conclusa con il successo dei Golden Boys Coello-Tapia. A far divertire il pubblico, durante i cambi campo, nel pre-gara e infine alle premiazioni, è stato il dj Stefano Capasso. Rinomato in ambito internazionale e con una lunga carriera di dj set, spaziando dall'Italia a Miami fino a Ibiza e Marrakech, Stefano ci spiega come ha strutturato la serata del 16 luglio: «Come mi succede quando suono nei dj set e negli eventi, non preparo mai una scaletta predefinita. Suono in base a sensazioni ed emozioni che vivo sull'istante, avevo notato che il pubblico era composto da famiglie, amanti del padel e che la giornata era stata molto calda e stancante. Per questo motivo, ho iniziato con hit estive italiane che fanno cantare le persone sugli spalti, facendo dei passaggi con delle hit internazionali, tutte canzoni divertenti, frizzanti e molto apprezzate dal pubblico».
Capasso, il retroscena con Navarro
Ai più attenti non è sfuggito il fatto di non aver lanciato durante la finale maschile la hit di Paquito Navarro, "Freed from desire" di Gala. Stefano ci spiega il retroscena: «È stata una mia precisa richiesta, assumendomi tutte le responsabilità. È vero che il pubblico impazzisce quando si mette quel ritornello ma la canzone si identifica molto in Paquito e ciò non mi sembrava rispettoso verso gli avversari (la finale vedeva di fronte Navarro-Chingotto contro Tapia-Coello, ndr), trattandosi per lo più di una finale internazionale». Oltre alla passione per la musica, Stefano è anche istruttore di padel MSP e le sue lezioni ricominceranno a settembre, dopo la fine degli impegni musicali: «Suonerò in Sardegna, Sicilia, in Grecia a Rodi, Portofino, Napoli e il prossimo mese per la Ryder Cup di golf. Un'estate senza sosta ma sono contento così, il ritorno alla normalità è ciò che mi rende più felice».