Rafter, il passaggio dal tennis al padel
Passare dal tennis al padel è stato difficile anche per l'ex numero uno del mondo: “Ognuno avrà i suoi punti di forza e di debolezza nel padel. I tennisti sono la maggior parte dei cross-over in Australia verso questo sport, giocare colpi da tennis è una cosa molto difficile da disimparare, la palla facile nel tennis non è necessariamente facile nel padel. E poi le abilità difensive sono difficili, questa cosa devo davvero impararla e ci vorrà del tempo. Capire le pareti, le rotazioni e il ritmo di palla è complicato”. Come Rafter, molti australiani sono sempre più coinvolti nel movimento del padel, che può crescere ancora nei prossimi anni: “Ovviamente quelli dei costi dell’allestimento delle strutture e dell’affitto dei campi qui in Australia sono temi da affrontare, ma il feeling che c’è tra gli australiani mi fa pensare a una rapida crescita. Uno dei vantaggi è che l’approccio al padel è più immediato e facile rispetto al tennis: la racchetta è più corta e le palline non rimbalzano così tanto, il movimento è più breve e le palline tornano sempre ai piedi. Ci sono molte cose che mi piacciono del padel e vediamo cosa succederà nei prossimi 10 anni in Australia, non vedo l'ora di vederne la crescita”.