GENOVA - Dal 2024, l’Italia avrà tre tappe nel circuito unificato Premier Padel. Oltre a Roma e Milano, infatti, si terrà dal 15 al 21 luglio il P2 a Genova, scelta come location del nuovo tour mondiale che toccherà cinque continenti. Una decisione non casuale che valorizza ancora di più la città genovese che proprio per il 2024 è Capitale Europea dello Sport, titolo assegnato da ACES Europe: «Vedere il nome di Genova tra le tappe italiane del Premier Padel rappresenta sicuramente un motivo di grande orgoglio – le parole dell’Assessore allo Sport del Comune Alessandra Bianchi –. È uno sport che, in pochissimo tempo, ha coinvolto un numero sempre crescente di appassionati e praticanti ed è già iniziato il countdown per il P2 di Genova. Sarà un’occasione unica per la nostra città anche dal punto di vista turistico, una vetrina internazionale per promuoverne bellezze ed eccellenze».
Padel, Genova protagonista
Proprio l’Assessore ci svela come è nata l’idea di ospitare il torneo internazionale: «L’idea di portare a Genova la tappa è nata durante un incontro che io e il sindaco Marco Bucci abbiamo avuto con il presidente FITP Angelo Binaghi unitamente al presidente del comitato ligure Andrea Fossati, idea poi concretizzatasi con la collaborazione e il supporto di tutti gli altri soggetti coinvolti e in particolare del presidente della FIP Luigi Carraro. Nell’anno di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport abbiamo lavorato a un palinsesto che potesse rappresentare più discipline possibili e, tra gli sport di racchetta - di cui Genova può vantare una lunga tradizione con il classico appuntamento con l’AON Open Challenger di tennis - non poteva di certo mancare il padel». Uno sport che sta crescendo a vista d’occhio nel capoluogo ligure e la padelmania ha contagiato anche l’Assessore Bianchi: «Da sportiva non ho resistito al richiamo del padel ed effettivamente una volta in campo mi sono resa conto del grande entusiasmo che questo sport trasmette e di come ne permetta l’immediato approccio e coinvolgimento anche ai neofiti».