Il primo libro di Gustavo Spector: “Alla scoperta del Padel”

Il coach più famoso d’Italia racconta i segreti della disciplina sportiva più in voga del momento
Il primo libro di Gustavo Spector: “Alla scoperta del Padel”
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MILANO - Se dovessimo aprire un social a caso per cercare informazioni sul padel, saremmo inondati da una valanga di video e contenuti, tuttavia fino ad ora sul mercato non c’era un vero e proprio libro che ci spiegasse per filo e per segno la tecnica dietro ad un colpo, e la tattica, parte fondamentale in uno sport con tante situazioni di gioco diverse. Ora c’è: “Alla ricerca del padel” di Gustavo Spector. Il Coach più famoso d’Italia ha deciso di raccogliere in un libro, di facile lettura e dedicato a tutti, le sue conoscenze sulla disciplina. Il libro uscirà il 28 maggio, e verrà presentato il 30 maggio presso il circolo di SPH Milano-Barona, nel quale Gustavo lavora quotidianamente. Che la cifra stilistica di Spector fosse l’inclusione lo avevamo capito ormai da tempo, e ancora una volta ne abbiamo concreta dimostrazione. Perché? Perché il libro è pensato per tutti, da coloro che desiderano iniziare a giocare, passando per i giocatori avanzati, i Maestri, fino ad arrivare ai professionisti che desiderano perfezionare il loro gioco.

L’intervista a Gustavo Spector

Gus, come tutti lo conosciamo, ha deciso di rendere fruibile e comprensibili le motivazioni tattiche che spingono, o dovrebbero spingere, un giocatore a scegliere un colpo piuttosto che un altro per costruire o per portare a casa il punto. Il libro ha come obiettivo quello di avvicinare e far appassionare sempre più persone a questo sport. Gustavo ha così risposto alle nostre domande: “Che cosa rappresenta per te questo libro?”

“Certamente una grandissima soddisfazione personale e professionale. Il libro è - ancora una volta - un mezzo attraverso il quale cerco di divulgare la mia passione per il padel e tutto quello che so su questa disciplina - per me è un gesto di affetto e di attenzione verso tutti i padelisti e le padeliste. Credo che tutti abbiano il dovere di contribuire allo sviluppo sano di questo sport”.

Quali sono state le maggiori difficoltà, se ci sono state?

“Le maggiori difficoltà sono state legate al fatto che, non essendo uno scrittore, ho dovuto trovare il metodo di trasmettere al meglio certi concetti per essere capiti da tutti. In aggiunta, a causa di circostanze impreviste, ho dovuto rinunciare all’aiuto della persona che mi avrebbe dovuto seguire, dedicando molto tempo della mia vacanza in Argentina, alla stesura del libro”.

Cosa vorresti che i lettori apprezzassero di più del libro?

“La versatilità del libro. Le persone che giocano a padel sono talmente diverse che ho ritenuto necessario scrivere un libro che potesse essere dato in mano ad un amatore - ancora alla scoperta del padel - come ad un giocatore avanzato che comincia a giocare tornei, fino al maestro che può cogliere spunti per il proprio lavoro. Vorrei che ognuno apprezzasse il libro in base alle proprie necessità”.

C’è qualcosa che vorresti dire ai nostri lettori?

“Abbiamo uno sport che ci può accompagnare per tutta la vita, più conosciamo il gioco e più ci divertiremo. Vi aspetto il 30 maggio a SPH Milano - Barona per svelarvi qualche dettaglio in più del libro”.


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