World Padel Report Il futuro è nella “gabbia”

I dati del primo rapporto ufficiale FIP sul movimento e la sua crescita
World Padel Report Il futuro è nella “gabbia”
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Una finale al cardiopalma e una festa grande per tutto il mondo del padel. Lo scorso fine settimana, ad Asunción, in Paraguay, il torneo Premier Padel di categoria P2 ha regalato emozioni fortissime (e uno spettacolo di qualità eccelsa) ai suoi appassionati. Oltre all’incredibile vittoria della coppia Arturo Coello e Agustín Tapia su Alejandro Galan e Federico Chingotto arrivata al tie-break decisivo, e a quella di Bea Gonzalez e Delfina Brea (in due su Gemma Triay e Claudia Fernandez), però, la manifestazione è stata anche l’ennesima occasione, per la Federazione Internazionale Padel, di celebrare l’immensa e costante crescita della disciplina, mettendola anche nero su bianco. Il presidente federale Luigi Carraro ha infatti presentato il primo World Padel Report, risultato degli studi e dei numeri raccolti dal FIP Research & Data Analysis Department. Un report che ha dato dei riferimenti preziosi per inquadrare effettivamente il fenomeno padelistico e quelle che potranno essere anche le sue prospettive.

Il report

«La nostra ascesa – si legge all’interno del dossier, dall’introduzione di Carraro – deve molto agli sforzi collettivi di atleti, arbitri, allenatori, organizzatori e tutti quelli che lavorano dentro e fuori dal campo». Per un impegno che ha portato a raggiungere tappe importantissime negli ultimi 12 mesi e che – come ricordato dal presidente – ha avvicinato il padel al suo «sogno olimpico» includendo la disciplina, la scorsa estate, per la prima volta in un’edizione dei Giochi Europei. Un traguardo che appare quasi naturale, scorrendo le pagine del report, e rendendosi dunque conto dell’impatto crescente che lo sport sta cominciando ad avere in tutto il mondo. A livello amatoriale, oggi, si registrano la bellezza di 30 milioni di giocatori, dei quali il 40% (per un numero tra i più alti in tutti gli sport) è donna. Nel mondo, considerando i 130 paesi in cui il padel è praticato, ci sono quindi oggi più di 63mila campi (uno ogni 400 amatori). I club o le strutture attrezzate sono più di 19mila e 800, con una crescita del 48%, dal 2022 a oggi, per quanto riguarda quelli affiliati alle federazioni, toccando quota 5820. Una tendenza straordinariamente positiva, accompagnata peraltro anche da quella di cui si stanno rendendo protagonisti il circuito professionistico e quello junior. Basti pensare al fatto che soltanto nel 2019 i tornei organizzati dal Cupra FIP Tour erano sei, mentre nel 2024 si supereranno anche i 160 eventi (nel 2023 erano 108). Passando al circuito dei FIP Promises, invece, dai tre tornei del 2021 si è passati ai 18 dello scorso anno, mentre in questa stagione si supererà anche quota 30. Una svolta generale alla quale sta contribuendo, senz’altro, il Premier Padel, rimasto oggi l’unico tour maggiore dopo la fusione con il World Padel Tour. Se nel 2022 erano infatti solo otto i tornei organizzati, e tutti al maschile, nel corso di questa stagione, in 18 paesi differenti, si svolgeranno ben 25 eventi “combined”.

Italia sempre più in alto

Il bacino d’utenza principale, per il padel, resta certamente l’Europa, che conta il 59% dei giocatori totali registrati nel report, seguito dal Sud America (23%) dal Centro e Nord America (7%) e dall’Asia (6,4%). I campi registrati nel Vecchio Continente sono nel dettaglio più di 42mila. Una cifra eloquente, che serve anche a capire la sempre maggiore importanza che per il mondo del padel sta acquisendo l’Italia. Dietro la Spagna (16mila), la nostra è la nazione che ospita più campi di tutte, 9053 alla fine di aprile 2024, meglio anche dell’Argentina che ne conta comunque più di 7000. Le statistiche fino al mese scorso raccontano come, nel nostro Paese, siano più di un milione e 300mila i praticanti, e oltre 70mila i giocatori con la licenza (quasi 55mila uomini e 19mila donne). Numeri importanti che stanno accompagnando l’Italia verso il Major di Roma (17-23 giugno) al Foro Italico. La Spagna, da par suo, domina in tutte le classifiche anche a livello agonistico. Nel 2023, sono stati 4874 gli atleti ed atlete a entrare nella classifica FIP, di cui il 62,4% proprio dalla Spagna. Puntando la lente di ingrandimento sulla Top-300, peraltro, la regina del padel si attesta al 50,9% tra giocatori e giocatrici, surclassando l’Argentina seconda (12,4%) e l’Italia (8,2%). Al netto di questa “competizione” tra nazioni, in ogni caso, a far sorridere la FIP è soprattutto la massiccia presenza dei giovani nella classifica. In Top-200, nel 2023, il 55,5% dei giocatori e il 44,5% delle giocatrici aveva meno di 25 anni, una garanzia assoluta per il futuro, radioso, che attende il padel.


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