Con "Sign Sport" più padel per tutti

Grazie ai finanziamenti ottenuti l'Istituto dei Sordi di Torino ha avviato le attività con i bambini
Con "Sign Sport" più padel per tutti
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A testimoniare di quanto il padel non sia più una moda, sono i dati che provengono dai progetti Erasmus Sport finanziati dalla Commissione Europea. Infatti sono sempre di più quelli che prendono come riferimento questa disciplina sportiva che non solo in Italia ma in tutto il Vecchio Continente sta facendo passi da gigante. Grazie al nuovo programma Erasmus Sport dell’Agenzia Nazionale Italiana per la Gioventù, per il primo anno, l’Istituto dei Sordi di Torino ha ottenuto un finanziamento dedicato per potenziare e internazionalizzare le attività sportive rivolte ai propri beneficiari, tra le quali il padel. Quello denominato “Sign Sport” ha previsto varie azioni, volte principalmente a rafforzare le competenze degli istruttori sportivi dell'Istituto e a riattivare una maggiore centralità dello sport nei servizi dell’ente, che dispone di spazi adeguati, personale qualificato e bambini e ragazzi di varia età.

Padel per i bambini sordi

Da un sondaggio tra i genitori di bambini sordi che frequentano le attività culturali ed extrascolastiche dell’Istituto, è emerso un forte interesse per il padel. Per questo motivo due educatori dell’Istituto, già in carico di organizzare le attività sportive per i più piccoli, sono stati inviati all’estero per un training rivolto a istruttori sordi, nell’ambito dello European Deaf Padel Circuit. Gli stessi istruttori si sono poi occupati di organizzare un corso di padel rivolto a bambini sordi di età compresa tra i 9 e 13 anni, al centro Padel City Sport Friendly di Leinì, in provincia di Torino, specializzato nell’insegnamento dello sport alle persone sorde e che dispone anche di coach sordi, tra cui l'Istruttore Alberto Franchi. Il corso di base ha coinvolto sei bambine e bambini sordi, tutti che utilizzano la Lingua dei Segni come lingua madre e che hanno potuto avvantaggiarsi grazie al loro educatore sportivo dall’Istituto e il coach Alberto, entrambe persone sorde in grado di spiegare regole e strategie in LIS. L’attività si è conclusa lo scorso luglio e riprenderà a ottobre con l’obiettivo di far partecipare i bambini a prossime gare internazionali.


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