La terza edizione degli Italian Padel Awards è stata speciale anche per la presenza di Filippo Volandri, capitano della nazionale di tennis che tra meno di due mesi sarà a Malaga per far sognare ancora gli italiani. Un bis in Coppa Davis sarebbe storico, se poi arrivasse in finale contro la Spagna dopo una battaglia Sinner-Alcaraz allora saremmo di fronte a un'impresa leggendaria. Ma bisogna andare passo dopo passo, a partire dall'Argentina ai quarti di finale: in caso di successo in semifinale ci sarebbe la vincente tra Stati Uniti e Australia. Di sicuro Volandri potrà contare su una squadra pazzesca, capitanata da un Sinner al top. Per il capitano della Nazionale l'unico problema da gestire è quello di abbondanza, purtroppo qualcuno dovrà restare fuori. Tra un mese e mezzo arriveranno le convocazioni: "Io dico sempre che tutti vorrebbero essere al posto mio, ma in realtà nessuno al mio posto", dice scherzando.
Italian Padel Awards, Filippo Volandri parla di Sinner e della Coppa Davis
A Bologna è stata una festa pazzesca per la Coppa Davis, quanto è stato importante avere Sinner con voi da spettatore-tifoso?
“È stato importantissimo, la settimana è andata alla grande, abbiamo avuto tante risposte positive da giocatori importanti, come Matteo Berrettini: tre vittorie, tre partite e tre lotte ed era importantissimo che lui ci desse questo tipo di risposte. Sensazioni positive anche da un altro esordiente, Cobolli. Tanti hanno esordito sotto la mia gestione e questo mi rende orgoglioso, la conferma di Arnaldi. Il doppio che dovevamo vincere lo abbiamo vinto. Avere Jannik con noi ha fatto ancor più la differenza è stata ancora più una festa”.
Ora pensiamo a Malaga, ci sarà anche Berrettini?
“Il pensiero ora è a Malaga anche se manca tantissimo tempo, per questo ho fatto le convocazioni per classifiche, perché in questo momento fare delle convocazioni ha veramente poco senso, di conseguenza aspettiamo un mese e mezzo per fare le vere convocazioni”
Ecco questo possiamo sottolinearlo, perché molti si sono allarmati per l’assenza di Berrettini nella lista
“Basterebbe leggere, basterebbe non fermarsi alle prime tre righe e arrivare fino alla decima, perché poi viene spiegato tutto, ma d’altra parte viviamo in una società così e noi siamo qui a spiegare tutto come sempre”.
A Malaga l’Italia può fare uno storico bis, sarebbe una cosa pazzesca
“Ci ho pensato, ma quello che realmente voglio è aprire un ciclo, a prescindere che si vinca adesso o tra cinque anni, ed è quello che mi auguro possa succedere nei prossimi cinque anni. Aprire un ciclo fatto di tanti giocatori, non sempre devono giocare sempre gli stessi e lo abbiamo visto, per rimanere ai massimi livelli ed è quello che stiamo facendo”.
Una finale Italia-Spagna, Sinner-Alcaraz a Malaga in Coppa Davis sarebbe fantastica. Come si gestisce un campione come Jannik?
“Jannik si gestisce da solo e con un team importantissimo che lo ha aiutato a crescere. Una finale con la Spagna? Firmerei subito perché vorrebbe dire che siamo arrivati in finale, ma purtroppo la strada sarà lunga, dobbiamo fare un passo alla volta, partita dopo partita, ma avere Sinner farà la differenza”.
Siamo agli Italian Padel Awards, anche Sinner si è cimentato spesso nel padel: lei si spaventa quando lo vede giocare?
“No, non mi spavento, sono sicuro che le cose vadano bene. Anche io pratico e mi piace, è un bellissimo sport soprattutto per quelli che iniziano tardi rispetto al tennis che è molto tecnico, ci vuole un po’ di più per imparare. Fa bene, e quindi viva il padel”.