Cremona da urlo a Parigi: "Il mio torneo migliore"

Il pluricampione italiano ha sfidato i numeri uno Coello-Tapia nel Major francese: "Esperienza straordinaria"
Cremona da urlo a Parigi: "Il mio torneo migliore"
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Il torneo più bello, in uno dei palcoscenici più suggestivi di tutto il circuito. È da poco rientrato da Parigi, Simone Cremona, quando si concede ai nostri microfoni per raccontare lo straordinario percorso parigino. Un cammino che gli ha permesso di entrare ancor di più nella storia del padel azzurro, diventando a ottobre il primo giocatore nato in Italia a vincere una partita nel tabellone principale di un Major diverso da quello di casa, al Foro Italico. Per un traguardo, in coppia con Jaime Fermosell, di fronte al quale anche la sconfitta netta del secondo turno assume tutto un altro sapore. «Scendo in campo sempre per vincere. Avevamo un piano tattico, ma averli affrontati mi ha fatto capire quanto davvero siano forti». Aspettarsi un successo, mercoledì, era forse troppo. Eppure, dopo aver superato anche le qualificazioni al Greenweez Paris Major Premier Padel, niente può intaccare l’onore di aver affrontato i più forti sul Philippe Chatrier, il campo più prestigioso di tutti.

Una settimana da sogno

«Guadagnarsi un secondo turno del genere – ha detto il trentasettenne – è stato il coronamento del mio miglior torneo, che era iniziato con una vittoria su Sans e Torre, teste di serie numero 7 delle qualificazioni». Contro Coello-Tapia, l’esperienza è stata straordinaria, vissuta contro Alejandro Galan e Federico Chingotto, a Roma (in coppia con il portoghese Nuno Deus): «Agustin e Arturo sono in un momento d’oro. Sono in grado di metterti continuamente in difficoltà, anche dal punto di vista fisico, contro giocatori del genere, devi essere sempre a fuoco. Al Foro, la sensazione era stata simile, anche se ero un po’ più timoroso». Il punteggio di 6-1 6-0 ha lasciato poco scampo ai due sfidanti, ma l’italiano esce dal torneo col bottino pieno: «Per competere al meglio contro di loro, bisogna abituarsi ad affrontarli, e devo dire che sfidare due coppie così in questa stagione, oltre a Paquito Navarro e Juan Lebron nel P2 di Genova (con Marco Cassetta), mi ha insegnato tantissimo».

Azzurro vivo

Pensando al main draw raggiunto qualche mese fa anche in Argentina (con Deus), e alla medaglia d’argento agli Europei di Cagliari, il 2024 si configura già ora come una delle migliori annate della carriera di Cremona. E con i 120 punti del secondo turno a Parigi, il sogno di entrare per la prima volta in Top-100 è davvero a un passo. L’ennesimo segno, inequivocabile, di quanto il movimento azzurro sia già protagonista nel Premier Padel. D’altronde, lo Chatrier, oltre a Cremona, ha “accolto” nello stesso giorno anche Giorgia Marchetti (con Lea Godallier) e Carolina Orsi (con Nuria Rodriguez). «Vedo sempre più bandierine italiane nei tabelloni, e questo fa piacere. Il duro lavoro paga sempre, quello che conta è continuare ad allenarci e partecipare ai grandi eventi come questo, per migliorarci ancora». Uno stato d’animo che è l’ideale anche alla vigilia del prossimo Mondiale di Doha (28 ottobre-2 novembre). La fiducia nella squadra non manca, anche per la grande intesa dimostrata a Cagliari: «Dalla nostra abbiamo il fatto di poter formare diverse coppie, tutte ben assortite, ma non sarà affatto facile. Ci vuole anche fortuna nel sorteggio, perché saremo in terza fascia, potendo pescare sia il Brasile, in seconda, che la Svezia, in quarta. In più, anche la nazionale dell’UAE è pericolosa, con quattro spagnoli naturalizzati, tra cui Inigo Jofre e Arnau Ayats». Ma il grande gruppo capitanato Marcela Ferrari è pronto a gettare ancora il cuore oltre l’ostacolo.


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