Papu e il Padel: "Lo sport ideale per gli ex calciatori"

Per l'argentino trionfo con Amoruso nella tappa milanese dell’Exclusive Cup
Papu e il Padel: "Lo sport ideale per gli ex calciatori"
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È tra i 26 eletti che hanno scritto la storia dell’Argentina, portandola di nuovo sul tetto del mondo dopo ben 36 anni di attesa. Il trionfo nel la Coppa del Mondo in Qatar nel 2022 resterà per sempre nel cuore di tutto il popolo argentino che sognava quel trofeo dai tempi di Diego Armando Maradona. Alejandro Gomez, detto semplicemente Papu, faceva parte di quel la Nazionale e, terminata una gloriosa carriera che l’ha visto solcare tanti campi di Serie A, in particolare con Catania e Atalanta, e della Liga con la casacca del Siviglia, ora si è aggiunto alla lista degli ex calciatori appassionati di padel.

Papu Gomez: "Padel alle Olimpiadi, ci spero tanto"

«Ho conosciuto questo sport negli anni '90 in Argentina – le sue parole –, da piccolo giocavo sempre con mio zio. Mi piace molto l’agonismo e la tattica, per noi ex calciatori è lo sport ideale per ché ci sentiamo sempre compe titivi anche adesso che abbiamo smesso di giocare». Papu Gomez, che ha vinto lo scorso weekend in coppia con Nico la Amoruso la tappa milanese dell’Exclusive Padel Cup, il circuito amatoriale targato Ban ca Intesa Sanpaolo, ci spiega quale è il tratto caratteristico del successo di questa disciplina: «È uno sport trasversale, adatto a tutti e per tutte le fasce d’età, questo lo rende di vertente. Sono contento che il padel sia cresciuto molto in Italia, dopo il Covid ancora di più, c’è tanta gente che gioca. È uno sport arrivato per restare». Tanti ex calciatori hanno ormai scoperto nel padel una seconda carriera, un modo an che per ritrovarsi con molti vecchi compagni fuori dal rettangolo verde: «A Bergamo gioco sempre con Denis, abitiamo tutti e due lì – continua Papu –, Nicola Amoruso è molto bra vo a sinistra, poi tra i più forti ci sono Cambiasso, Locatelli, Ceccarelli e Toni». Il padel sta crescendo in modo esponenziale, con il sogno di diventare sport olimpico: «Ci spero tanto – conclude l’ex attaccante –, appena crescerà negli altri Paesi, cambierà la storia e diventerà uno sport davvero inclusivo in tutto il mondo».


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