Una carriera divisa quasi a metà tra Italia e Argentina, che lo ha visto protagonista nel nostro Paese con le maglie di Napoli, Udinese, Atalanta, Cesena e Reggina. Quasi trenta anni di carriera a far esultare i propri tifosi per ben 243 volte, lungo un cammino di 707 partite tra campionato e coppe, oltre a cinque presenze con la Seleccion argentina. German Denis, di professione attaccante, ora vive a Bergamo e da argentino conosce bene il padel, visto che il suo Paese è campione del mondo in carica per la categoria maschile: «Gioco praticamente da quasi due anni e mezzo però negli anni Ottanta-Novanta andavo a vedere mio padre e mio zio che giocavano. Sì, diciamo che sono cresciuto anche con il padel, senza praticarlo tanto, ma comunque lo conoscevo abbastanza».
Le parole di German Denis
German ora gioca a padel insieme al suo ex compagno di squadra Alejandro Gomez, anche se durante l’ultima Exclusive Padel Cup svolta a Milano il 19-20 ottobre il Papu lo ha “tradito” con Nicola Amoruso, andando a vincere il torneo: «Ci siamo presi una pausa – continua El Tanque – poi riprenderemo sicuramente perché ci sono molti tornei. Il padel per noi ex calciatori è molto competitivo e per noi l’adrenalina è fondamentale. Ci sono tanti ex calciatori forti, Amoruso è uno di quelli più bravi. Tra gli altri, dico anche Locatelli, Ceccarelli, Toni, Perotti e Candela. Il padel è uno sport che si può imparare in fretta, può giocare chiunque, in compagnia con la moglie, con la fidanzata, con gli amici. È molto bello, socievole e aggrega tante persone». Spagna e Argentina restano le Nazioni dominatrici nel padel ma l’Italia sta piano piano scalando la vetta, come confermato anche dai recenti Mondiali a Doha: «L'Italia sta avendo un bel progetto – conclude l’ex bomber argentino –, ci vorremmo tanti anni per arrivare al livello di Spagna e Argentina. L'unica cosa che vedo in Italia è che tanti padelisti sono ex tennisti e bisogna abituarsi a giocare tanto con i vetri, perché inizialmente è più difficile».