David Di Michele: "Calcio e padel due sport simili: ecco il motivo"

L'intervista all'ex calciatore: "L'aspetto della tattica è fondamentale"
David Di Michele: "Calcio e padel due sport simili: ecco il motivo"
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Con i suoi quasi 200 gol tra i professionisti, David Di Michele è stato uno dei calciatori più apprezzati in Italia, ma dopo aver appeso le scarpe al chiodo, ha trovato una nuova passione che lo ha travolto: il padel. L’ex attaccante, tra le altre, di Salernitana, Torino, Udine se, Lecce e Palermo, racconta come questo sport lo abbia conquistato e come il calcio, ancora oggi, continui a influenzare il suo approccio al gioco.

«Quando giocavo, amavo il tennis - confessa David -. Ma poi è nato il fenomeno padel. Tra mite amici, ex calciatori, è di ventato un vero e proprio sport, con una forte componente di competizione. Come il calcio, dove la sana rivalità, la voglia di migliorarsi, di essere più bravo dell’altro, erano sempre all’ordi e del giorno, anche nel padel il confronto è tutto. Si sta diffondendo velocemente, e per que sto mi sono avvicinato».

David non ha dubbi: il padel come il calcio, è un gioco alta mente tattico e tecnico. «Noi calciatori abbiamo una marcia in più sotto questo aspetto. Nel calcio, la tattica è fondamenta le e lo è anche nel padel. I movimenti sono simili: la coordinazione, il salto, i cambi di di rezione. Si usano quei muscoli e quegli schemi motori che sono quotidiani per noi. Quando entri in campo, il cervello e il corpo sono già pronti». Il padel, quindi, si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nel panorama sportivo mondiale. «Credo che sia destinato a entrare nell'orbita delle Olimpiadi - continua l’ex calciatore di Guidonia ora allenatore -. È uno sport che sta crescendo in tutto il mondo, e anche in Italia sta prendendo piede. Le strutture, poi, stanno migliorando, e stanno comprendendo che questo sport ha un potenziale enorme, sia a livello mediatico che economico».

Ma non solo. Il padel sta creando una nuova comunità di ex calciatori, che si ritrovano non più sui campi da calcio, ma su quelli da padel. «Ci sono tanti ex giocatori che stanno facendo bene: Loca telli, Candela, Pizarro, Budel, Vieri, Totti... la lista è lunga. È bello rivederci, anche se in un contesto diverso. Non più sul prato verde, ma su un campo da padel. La passione per la competizione non finisce mai». Il padel, dunque, come una nuova sfida, un'opportunità per riscoprire il gusto della competizione e, soprattutto, per stare insieme, ancora una volta, con i vecchi compagni di squadra.


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