Jon Sanz: Vincere il Masters è un'emozione unica"

Lo spagnolo trionfa a Barcellona in coppia con Nieto: "Il rapporto personale è determinante sia in allenamento che in partita"
Jon Sanz: Vincere il Masters è un'emozione unica"
Marco Oddino
4 min

Nato a Pamplona il 25 settembre del 2000, Jon Sanz, n. 9 del ranking, è già da tempo uno dei giocatori più costanti e interessanti del circuito. Una stagione che lo ha visto arrivare sempre almeno ai quarti di finale, con una finale in Finlandia e una vittoria in Francia al P2 di Bordeaux. Due settimane fa la ciliegina sulla torta e grande sorpresa di tutti, dove insieme a Jorge Nieto, ha vinto il Master Finale di Premier a Barcellona, annullando due match point e completando la rimonta contro Coello e Tapia, veri dominatori del 2024, che venivano da ben 9 successi consecutivi. Un finale di stagione incredibile... e poi la vittoria al Master.
Ci racconta le sue sensazioni?
«La realtà è che è tutto incredibile e sono a mille. Finire la stagione in questo modo con una vittoria in uno dei tornei più importanti dell'anno ti dà la carica per affrontare il futuro in modo molto positive».

Quali sono i fattori che devono funzionare in una coppia?
«Secondo me il rapporto personale è determinante e rende tutto più facile, sia durante l’allenamento, dove si deve lavorare duramente, e nelle partite dove bisogna supportarsi sempre, oltre ogni nervosismo».

Non crede che tutti questi cambiamenti di partner siano spesso troppo affrettati?
«Le coppie si formano per diventare più competitive possibili e arrivare al massimo obiettivo nella classifica mondiale ma bisogna vedere come vanno i primi 3-4 tornei insieme e già da lì si capisce che aria tira o se bisogna cambiare subito».

Quale colpo ruberebbe al suo compagno?
«A Coki gli ruberei la difesa, è molto forte su tutti i colpi da dietro».

Ha qualche rituale in campo prima della partita?
«Sì. Mi riscaldo sempre nello stesso modo e ascolto una musica che mi carichi prima di entrare in campo».

Come vede il padel tra 10 anni?
«Alla fine penso che il padel sarà uno sport che andrà sempre più e crescerà e così anche l’audience del pubblico. Noi vogliamo portare il padel ancora in tanti altri grandi Paesi come sta succedendo ora negli Stati Uniti, Giappone e Cina, per renderlo al più presto globale».

Obiettivi per il 2025?
«Vorrei ovviamente restare costantemente nel top 10 e poi vincere qualche titolo in più rispetto al 2024, con l’obiettivo di lottare per salire il più possibile in classifica».

Come si trova con i social network?
«I social mi piacciono, ma allo stesso tempo è un lavoro e non ho molto tempo da dedicargli, così fortunatamente c'è Rubén, il mio community manager, che mi è di grandissimo aiuto».

Sogno nel cassetto?
«Un sogno che nell’anno appena terminato non si è potuto avverare, è stato vincere il campionato del mondo. Vorrei comunque prima vincere un Major nella stagione che inizierà tra qualche mese e pur sapendo che sarà difficile, non vedo perché non sognare».


© RIPRODUZIONE RISERVATA