Dove si potrà giocare a Padel da lunedi

Dal 15 marzo entreranno in zona rossa 10 regioni e la provincia autonoma di Trento, nelle restanti regioni rimarranno aperti i circoli sportivi
Dove si potrà giocare a Padel da lunedi
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Sono stati pubblicati i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità che hanno portato alla decisione del governo sui colori delle regioni, l’ordinanza del ministero della Salute entrerà in vigore da lunedi 15 marzo.
Il provvedimento del ministro della salute Speranza ha validità per 14 giorni.

Vediamo nel dettaglio :

Zona Rossa:
La Campania, l'Emilia Romagna, il Friuli Venezia Giulia, il Lazio, la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, le Marche, il Molise, la Puglia e la provincia autonoma di Trento.
Non si potrà giocare a Padel
salvo i casi previsti dalla lettera e) art. 1 del DPCM del 14 gennaio convertito nella Legge n. 29 del 12 marzo (in sintesi eventi agonistici di interesse nazionale della Federtennis e allenamenti per tali eventi).
Zona Arancione:
Abruzzo, Calabria, Liguria, Sicilia, Umbria, Toscana, Valle D’Aosta,Basilicata e provincia autonoma di Bolzano.
Si potrà giocare a Padel presso circoli sportivi all'aperto (e per gli indoor dotati di tensostrutture secondo le regole di quanto previsto dalla faq del Dipartimento dello Sport) ma è vietato uscire dal proprio comune salvo quanto previsto dall’art. 2 comma 4 lettera B del Dpcm relativo ad attività e servizi non disponibili nel proprio comune.

Padel, raggiunta "quota 1000" strutture in Italia


Zona Gialla:
Nessuna regione
Si potrà giocare a Padel presso circoli sportivi all'aperto (e per gli indoor dotati di tensostrutture secondo le regole di quanto previsto dalla faq del Dipartimento dello Sport) con spostamenti liberi ma all’interno della propria regione.
Zona Bianca:
Sardegna 
Si potrà giocare a Padel presso circoli sportivi all'aperto (e per gli indoor dotati di tensostrutture secondo le regole di quanto previsto dalla faq del Dipartimento dello Sport).

La nascita del Padel in Italia

Rimane tuttora in vigore  la lettera e) dell'art. 1 del DPCM del 14 gennaio e convertito nella Legge n.29 del 12 marzo dove ”sono consentiti soltanto gli eventi e le competizioni di livello agonistico e riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e del Comitato italiano paralimpico (CIP) - riguardanti gli sport individuali e di squadra organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali, all'interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse ovvero all'aperto senza la presenza di pubblico. Le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti, degli sport individuali e di squadra, partecipanti alle competizioni di cui alla presente lettera e muniti di tessera agonistica, sono consentite a porte chiuse, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate e enti di promozione sportiva. Il Comitato olimpico nazionale italiano (CONI) e il Comitato italiano paralimpico (CIP) vigilano sul rispetto delle disposizioni di cui alla presente lettera....”.
Nel punto 5 delle  Faq aggiornate del dipartimento dello Sport (4 marzo) viene però detto che: "Si ricorda che in zona rossa sono sospesi gli eventi e le competizioni organizzati dagli Enti di promozione dello sport. Conseguentemente, nelle zone rosse, sono sospesi anche gli allenamenti degli atleti degli Enti di promozione sportiva".
(in collaborazione con Mr Padel Paddle)

 


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