Il padel ha ormai fatto breccia anche nel mondo della comicità. Volto televisivo di Zelig dal 2003, Davide Paniate è un appassionato di padel, tanto che ha ormai abbandonato i vecchi trascorsi legati al tennis: "Ho conosciuto questo sport grazie al mio amico Albertini che nel 2018 ha aperto i campi al City Life e da lì pian piano ho iniziato a giocare, lasciando il tennis". Il conduttore di Zelig ci spiega le sostanziali differenze tra tennis e padel e perché quest’ultimo è destinato a crescere: "Per un neofita, giocare a padel è più facile, si divertono tutti sin da subito. Proprio per questo motivo, penso che questo sport crescerà ancora molto in Italia. Inoltre, la bellezza di questo sport è dettata anche dalla sua velocità, dal fatto che la pallina è sempre in gioco. A me che piace giocare sotto rete, è il mio sport ideale! Mi diverto a giocare il misto e questo è un fattore in più, perché il padel porta tante donne a giocare e a provare".
PADEL E COMICI
Il mondo della comicità sta muovendo i primi passi nel padel, e in questo Davide sta lavorando per farlo conoscere a più colleghi possibili: "Sto cercando di tirare dentro diversi colleghi - ammette - come Alessandro Betti (Sandro di “Buona la prima”, ndr), Federico Basso, mio socio nella presentazione, Paolo Labati e Stefano Pelella. Voglio portare a giocare Claudio Bisio, giocavamo insieme a tennis ma ancora non è convinto del tutto a provare, vorrei portarlo dentro la “gabbia” per vedere se è bravo come lo è sul palco!". Dal padel ritorniamo a Zelig, con Davide Paniate che ci dà alcune anticipazioni sulla prossima edizione: "A novembre partiranno le registrazioni per tre puntate - conclude il conduttore - ci saranno grandi ritorni come quelli di Claudio Bisio e Vanessa Incontrada nella conduzione e di comici come Leonardo Manera e Ale & Franz, insieme a tanti nuovi giovani. Qualche gag sul padel? Ne abbiamo parlato durante le prove ma dobbiamo aspettare che lo sport sia conosciuto da più persone. Nel frattempo, sto già pensando a qualche video per gli appassionati!".