“Racchette in classe”: il padel arriva nelle scuole

L'iniziativa a Palermo. Il progetto è diviso in tre fasce in base all’età: Kids, Junior, Pro
“Racchette in classe”: il padel arriva nelle scuole
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Obiettivo numero uno: diffondere il padel anche nelle scuole per avvicinare i più giovani a questo sport. Si inquadra in questa ottica il progetto "Racchette in classe". È una "missione" densa di significati quella portata avanti dal circolo Avantgarden nel cuore di Palermo che ha "adottato" le scuole del capoluogo siciliano.

Il gemellaggio

Il centro sportivo, che è affiliato alla Fit, ha avviato il gemellaggio con l'istituto scolastico Thomas More, coinvolgendo nel progetto anche il Convitto nazionale Giovanni Falcone e il liceo classico internazionale Giovanni Meli. L'intenzione è quella di promuovere la pratica del padel sia in ambito scolastico che extrascolastico. I protagonisti sono i bambini e i ragazzi delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado. Il progetto è diviso in tre fasce. "Racchette in Classe Kids" è destinato agli alunni delle scuole primarie, "Racchette in Classe Junior" è per gli alunni delle scuole secondarie di primo grado, infine "Racchette in Classe Pro" è riservato ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado. Il progetto è diviso in tre fasce in base all’età: Kids, Junior, Pro

Lezioni e Padel

Giulio Bari, professore del Convitto, una delle scuole coinvolta nell'iniziativa: «Il progetto, che è promosso dalla Fit e dal Miur, vedrà coinvolti gli studenti dei vari ordini di scuola. Gli studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado avranno la possibilità di provare il padel con lezioni sia in orario curricolare che extracurricolare. Gli istruttori dell'Avantgarden entreranno nelle scuole coinvolte dal progetto (i tecnici federali affiancheranno i docenti di educazione fisica). Il padel, sport ormai di moda, coinvolge tutti perché è di facile apprendimento, immediato, divertente, fa socializzare ragazzi e adulti e di conseguenza apporta notevoli benefici psicofisici». Il progetto sarà completamente gratuito per le scuole "adottate". «Ben vengano iniziative come queste - dice Stefania Guccione, preside dell'istituto Thomas More -. Sia che si tratti di padel che di qualunque sport. È bene incentivare lo sviluppo di questa disciplina che deve andare di pari passo con istruzione. E poi il padel è uno sport moderno, simpatico e nuovo. Abbiamo già fatto alcune dimostrazioni con degli esperti a scuola, in questi giorni i nostri bambini andranno a fare prove di padel in orari extracurriculari all'Avantgarden. Si tratta di bambini e ragazzini dai 6 ai 14 anni. Già sono stati coinvolti 200 bambini a scuola. Non è l'unico sport in cui abbiamo tentato qualcosa del genere, perché si è già fatto qualcosa di simile con la scherma».


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