Petrucci scommette sul padel: "Presto sarà anche alle Olimpiadi"

Il giornalista e scrittore fiducioso per lo sviluppo del movimento: "C’è sempre più attenzione di giornali e televisioni: ci sono grandi margini di miglioramento!"
Petrucci scommette sul padel: "Presto sarà anche alle Olimpiadi"
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ROMA - In Italia non esiste una provincia in cui non ci sia almeno un campo da padel. Le regioni in cui questo sport è più diffuso? Lazio, Lombardia e Sicilia, sia come numero di strutture che come prenotazioni. La novità? Molti circoli si stanno attrezzando per l'indoor in modo da resistere così alle bizze del meteo, ma anche per attrezzarsi al meglio se ci dovesse essere una malaugurata recrudescenza del Covid. La curiosità? Il Lazio è il "centro nevralgico" di questo sport, a livello di numeri (1.500 campi secondo i dati aggiornati a giugno dall’Osservatorio Mr. Padel Paddle). Ma la maggior parte dei suoi centri sportivi ha meno campi rispetto alla Lombardia, che ha strutture anche con 12 campi. Bene anche la Campania, che in percentuale negli ultimi mesi è la regione col maggior incremento, seguita da Toscana, Sardegna, Friuli e Trentino.

LA CRESCITA - Eccoli, alcuni dei dati aggiornati sul fenomeno più in voga del decennio, snocciolati da Antonio Petrucci, giornalista e scrittore (nel 2021 è uscito il suo libro “Padel nostro”) con un occhio sempre molto attento ai numeri legati all'evoluzione di questa disciplina. Petrucci, basandosi sull'analisi curata dall’Osservatorio Mr. Padel Paddle, offre alcune interessanti chiavi di lettura sull'esplosione del fenomeno: "Tantissimi ex calciatori hanno creato dei centri sportivi e questo sposta l'attenzione e genera di riflesso un notevole interesse, anche perché loro sono molto presenti sui social, oltre al fatto che investono capitali". Ma la sensazione è che gli orizzonti del padel siano ancora inesplorati. "Ci sono ancora margini di crescita - rivela Petrucci -, ce lo dice anche il semplice fatto che continua a crescere mensilmente il numero di prenotazioni. Ho fatto un sondaggio: ebbene, in quasi tutte le province addirittura ci sono tantissime persone che in determinati orari fanno fatica a trovare un campo libero". Originario di Battipaglia, ma ormai radicato a Milano da 15 anni, con il libro “Padel nostro” Antonio Petrucci racconta le incertezze generazionali vissute dal quarantenne di oggi, la precarietà dei rapporti sociali, i legami labili con gli amici e gli amori. Sullo sfondo di tutto c'è il padel. Il protagonista, Paolo, quarantenne “irrisolto”, prova a mettersi di nuovo in gioco, dopo fallimenti personali e professionali, e tutto ruota intorno a una grande sfida: risollevarsi mettendo in piedi, dal nulla, un centro sportivo con dei campi di padel, negli anni in cui questo sport è ancora poco praticato. Lo farà attraverso intrecci e percorsi inattesi. Poi il padel fiorisce, diventa la disciplina più praticata e l'esistenza prende un nuovo indirizzo. E Petrucci ora osserva: "L’apoteosi per questo sport arriverà quando il padel sarà alle Olimpiadi e i tempi, tra Parigi 2024 e Los Angelos 2028, sono maturi. La vetrina a cinque cerchi gioverà ancor di più al movimento. C’è sempre più attenzione di giornali e televisioni, aumentano le visualizzazioni degli scambi più spettacoli su YouTube".


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