Monviso, il padel al tempo della pandemia

La storia e le attività del circolo che oggi ha oltre 200 giocatori tra Serie A, B, C, D e Coppa Italia
Monviso, il padel al tempo della pandemia
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Il 2019 è stato un anno fantastico per il Monviso Padel Club: nato nel 2016, dopo soli tre anni arriva il titolo di campioni d’Italia di Serie B e il futuro esordio in Serie A: “Un traguardo che avevamo forse un po’ ambiziosamente sognato sin dall’inizio, ma che certamente non immaginavamo di raggiungere così velocemente” queste le parole di Roberto Ferrero deus ex machina del Monviso Padel Club. Le energie economiche e fisiche investite, l’aspetto organizzativo, ma naturalmente anche la gestione dei giocatori, sono stati una grande occasione di crescita per tutti; superate tutte le difficoltà e festeggiato il successo raggiunto, certamente nessuno si sarebbe aspettato ciò che, invece, avrebbe riservato il 2020: un anno strano, maledettamente strano, a tal punto da ritrovarci prigionieri delle mascherine in un viaggio surreale su un deserto Frecciarossa che divorava i binari in direzione Roma, dove ci attendeva la “corazzata” CC Aniene per il battesimo nel massimo campionato. Obiettivamente peggio di così non poteva andare: 4-0 per i xampioni d’Italia con la loro pattuglia di fenomeni quasi tutti targati WPT. La splendida ospitalità dello storico circolo capitolino e la gentilezza del direttore e amico Ale Di Bella non sono servite a rendere più dolce la sconfitta. Eravamo consci della differenza di valori in campo, ma la severa lezione ricevuta sulle sponde del Tevere è servita come stimolo per crescere in fretta. Il resto della stagione è stato una specie di percorso a ostacoli, tra date che si rincorrevano e annullavano seguendo i DPCM delle Autorità Sanitarie e il tragico bollettino di guerra del Covid-19, davanti al quale scompariva qualsiasi altra considerazione, sportiva e non.

Le difficoltà durante la pandemia

Passata l’estate ed assaporata la tregua dell’emergenza pandemica, in autunno siamo nuovamente planati a Roma per le finali del campionato, ovviamente ci trovavamo nel girone play-out, ma avevamo la possibilità di “salvarci” e poterci ripresentare nel 2021, ancora una volta in Serie A! Dopo il punto decisivo contro il Due Ponti, nel momento dell’abbraccio finale e dei festeggiamenti, con qualche occhio lucido da parte dei giocatori, ma soprattutto del presidente (burbero uomo del nord ma con un cuore grande) stavamo già pensando ai rinforzi e alle strategie per il nuovo anno. Purtroppo il 2020 è finito in salita e il 2021 è proseguito peggio, con un inverno difficile per tutta Italia e naturalmente anche per lo sport, zona bianca-gialla-rossa, si può giocare-non si gioca, spogliatoio sì-spogliatoio no. Lo spiraglio di luce si è intravisto nel momento in cui è stato chiarito che gli agonisti potevano allenarsi e partecipare alle gare, come era logico prevedere vi è stato un assalto alla diligenza ed i campi sono diventati introvabili, un esercito di nuovi praticanti provenienti anche da altri sport, che al momento non erano praticabili, ha fatto razzia di “pale”, scarpe e accessori.

La crescita costante del padel

Molti però hanno preso questa opportunità come una ottima scusa per tuffarsi nella realtà del padel, che avevano fino ad allora guardato con curiosità, ma anche con quel certo timore che si ha talvolta per le novità/mode e con quel classico atteggiamento di certi tennisti per i quali la “gabbia” è solo qualcosa che ricorda i pollai. Se nel 2019 erano 110 i tesseramenti agonistici, a fine 2020 la cifra è salita fino a 370 anche grazie al bimestre novembre-dicembre in cui partì la corsa al tesseramento agonistico, fino al dato odierno di poco meno di 700 tessere FIT agonistiche. E l’obiezione sollevata da qualcuno, ossia che la tessera agonistica rappresenta solamente una sorta di salvacondotto per praticare una attività altrimenti non consentita, ha trovato pronta risposta con l’ennesima sorpresa ricevuta dal movimento padel, quello che parte dal basso, e questa massa gigantesca di nuovi tesserati ha dato nuova linfa ai progetti già in cantiere e stoppati dalla pandemia: in questi giorni sono iniziati i lavori per la sostituzione dei manti ormai usurati sui campi 1-2-3, per l’installazione di luci di ultima generazione, ma soprattutto per la costruzione dei due nuovi campi 6-7 in attesa del centrale 8. Sarà anche ridisegnata tutta l’area relax/ristoro circostante la zona padel del club, ma non solo…sarà rinnovata anche la zona beach volley e molto altro.

Monviso Padel Club, tutte le squadre

Il Monviso ha quindi deciso di dare un segnale di ottimismo programmando ulteriori e ingenti investimenti, che i giocatori hanno accolto così favorevolmente da portare all’iscrizione, nelle varie competizioni: 

1 squadra in Serie A
1 squadra in Serie B
1 squadra in Serie C
3 squadre in Serie D
14 squadre maschili in Coppa Italia TPRA
3 squadre femminili in Coppa Italia TPRA

Tutte queste squadre rappresentano un totale di quasi 200 giocatori! La squadra di Serie A si è arricchita con l’ingresso di Celeste Paz e Gonzalo Rubio (serie B 2020), Mao Lopez Algarra e Alessandro Tinti, mentre in B scenderanno in campo tutti i ragazzi più promettenti della Monviso Academy guidati dalla stella WPT Javi Rico Dasi e dal grande Willy Castanon. E se, come nel passato, la parte sportiva rimane un obiettivo primario, non dimenticheremo la nostra missione che da sempre ci fa tenere il focus sulla base, la formazione, i giovani e gli aspetti sociali rivolti a diversamente abili e soggetti a rischio inclusione sociale; anche la Monviso Padel Academy dopo la fase embrionale degli scorsi anni, in questa stagione avrà una grande accelerazione con un programma di altissimo livello. Il Monviso ci crede, sarà un 2021 di ottimismo e ripartenza!


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