Come gestire la Nevera nel Padel

Quando i nostri avversari scelgono questa tattica, è fondamentale adottare un approccio mentale che ci aiuti a gestirla invece di subirla.
Come gestire la Nevera nel Padel© EPA
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La tattica della Nevera (frigorifero) prevede di giocare esclusivamente o quasi su uno dei due avversari, lasciando che l’altro si raffreddi visto che è poco coinvolto nel gioco.
Continuiamo il nostro percorso del Padel mental Coaching in collaborazione con Cristina Molinari.Normalmente se non prendiamo in mano la situazione in termini di atteggiamento mentale, rischiamo di innervosirci e di allearci con l’avversario invece di fare fronte comune con il nostro compagno. Nel peggiore dei casi il nervosismo diventa rabbia o sensazione di impotenza se siamo quelli che si stanno raffreddando.
Anche se questi stati d’animo sono del tutto comprensibili, è evidente che non siano utili visto che generano tensioni muscolari, spostamento del focus e spesso anche un dialogo interno che non ha nulla di costruttivo e produttivo: quindi come possiamo gestire la situazione?

Nessuno può tagliarci fuori dal gioco se noi non lo permettiamo.

Quando gli avversari concentrano le azioni sul nostro compagno, noi siamo liberi dalla pressione del gioco e possiamo supportarlo in diversi modi:
• aiutarlo sulla lettura dei colpi
• dargli indicazioni precise sulla posizione degli avversari quando fa un recupero dalla parete di fondo
• accompagnarlo nei movimenti mantenendo l’equilibrio del nostro binomio ed evitando di fermarci
• RESPIRARE: si hai letto bene, possiamo respirare con il diaframma abbassando il nostro ritmo cardiaco e come per magia anche il nostro compagno respirerà meglio (non ti chiedo di credermi, prova e vedrai di persona!)
In sostanza quello che facciamo in questo caso è trasformarci in “navigatore” per il nostro compagno aiutandolo così a reggere la pressione del gioco incalzante.

Non è stata colpa mia

Presenza e Focus

Manteniamo il focus palla dopo palla, ricordandoci di coprire il campo seguendo il gioco: anche se non stiamo toccando palla da qualche azione, siamo responsabili della nostra posizione e del campo.

Occhio all’empatia

Spesso vedere il compagno in difficoltà genera in noi reazioni di esagerata empatia. Anche se l’empatia è una risorsa importante, va utilizzata con saggezza e controllo, per evitare che ci investa come un boomerang.
Empatizzare con la difficoltà del compagno ci porta ad innervosirci, a cercare di aiutarlo a tutti i costi (anche a costo di perdere la posizione) e qualche volta a perdere la pazienza e tutto questo non aiuta.
È sempre buona norma empatizzare con la persona e non con il problema: per cui massima attenzione a questo passaggio, che spesso ci porta a perdere la posizione prima e il punto dopo, vanificando la fatica del compagno stesso.
(in collaborazione con Mr Padel Paddle)


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