Sarà anche una sfida tra numeri uno?
«Lorrio, il loro portiere, è molto giovane, e si è rivelato davvero bravo, forte. Avrà una lunga carriera, è uno dei migliori al mondo. Nel complesso noi e la Spagna siamo molto uguali».
Il pass olimpico pesa o routine?
«Ottenerlo subito potrebbe alleggerire lo stato d’animo. Ma non è una ossessione, questo no. E non deve diventarlo, altrimenti rischi di appesantirti».
Parigi sarà la sua ultima Olimpiade?
«Spero di no, vorrei fare un altro quadriennio. Ma dipende da Campagna».
È più motivatore o più tattico?
«Sandro è un po’ un mix, attraverso le frasi cerca di motivarci. Anche con una battutina, le usa per vedere la reazione. Sa come prenderci. Dopo la semifinale a Rio, nel 2016, ci fece vedere Bud Spencer e Terence Hill: “Altrimenti ci arrabbiamo”. Eravamo distrutti, ci servì anche per sdrammatizzre un po’».