Rugby, finisce in Tv la favola di Robertino

Sabato su DMax il reportage sul rugbista di Viterbo affetto dalla Sindrome dell'X fragile
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Robertino Ricci ormai è un personaggio. Ha 27 anni, gioca a rugby nella Union Viterbo (serie B) e sa anche piazzare. Che c’è di strano, direte voi? C’è che Robertino è affetto da un grave ritardo mentale dovuto a una malattia genetica conosciuta come Sindrome dell’X fragile. Ma anche nel suo caso, come in tanti altri di varia disabilità, il rugby si è rivelato una cura straordinaria. Attraverso l’attività fisica e la socializzazione. “Me lo ricordo bambino. Prese il pallone e scappò negli spogliatoi, non voleva più uscire. I genitori erano spaventati. “Ci pensiamo noi”, li abbiamo rassicurati. E qualche mese dopo ha cominciato a passarlo, il pallone. A interagire col gruppo, a fare squadra. Come gli altri” ha raccontato qualche tempo fa a “La Repubblica” Antonio Luisi, vicepresidente federale, che è stato anche il primo allenatore di Robertino. Oggi il ragazzo gioca regolarmente con la prima squadra del Viterbo. Entra nei minuti finali di ogni partita, all’ala, e di recente ha anche piazzato una trasformazione contro il Livorno.
La scorsa settimana le telecamere di DMax lo hanno seguito dalla preparazione a casa fino al campo da gioco per l’amichevole contro l’Unione Orvietana, e poi al terzo tempo, dove in compagnia di squadra e appassionati, ha gustato i piatti cucinati da Chef Rubio. Il reportage verrà trasmesso sabato durante la trasmissione Rugby Social Club (ore 14.50), nel prepartita di Scozia-Italia del Sei Nazioni. Un’altra vittoria di Robertino.


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