Rugby, un piccolo scozzese ha salvato gli All Blacks

I campioni del mondo a un soffio dalla prima sconfitta in 109 anni contro la Scozia. Ma il piazzato di Laidlaw va fuori
Francesco Volpe
2 min

A dieci minuti dalla fine il piccolo Greig Laidlaw, 175 centimetri di fosforo, si è trovato tra i piedi la Storia. Un piazzato sulla linea dei 22, leggermente defilato a sinistra, di quelli che un cecchino del suo calibro mette tra i pali bendato. Su di lui gli occhi dei 65.000 di Murrayfield e degli altri 1061 giocatori che hanno indossato la maglia della Scozia dal 1871 ad oggi. Il display dello stadio recitava: Scotland 16, New Zealand 17. Con quel calcio, gli Highlanders sarebbero passati in vantaggio. A dieci minuti dalla fine…
Che ci sarebbe stato di strano? direte voi. Ci sarebbe stato che in 109 anni di sfide, la Scozia non ha mai sconfitto gli All Blacks. A ieri, il bilancio recitava: 27 vittorie neozelandesi e due pareggi. E gli ultimi risultati a Edimburgo erano stati imbarazzanti: 51-22 (2012), 49-3 (2010), 32-6 (2008), 40-0 (2007). Per gli All Blacks ovviamente.
Ma la Scozia del neozelandese Vern Cotter, il guru arrivato in estate dal Clermont, è fatta di un’altra pasta. Ha vinto la serie dei test in Argentina, una settimana fa ha segnato cinque mete ai Pumas a Murrayfield e oggi ha fatto venire freddo ai piedi ai padroni del mondo.
A dieci minuti dalla fine, appunto, il piccolo Greig Laidlaw si è trovato tra i piedi la Storia. E c’è inciampato sopra. Il suo calcio è sfilato molle a destra della porta ad H e s’è portato con sé i sogni di un popolo. Sul capovolgimento di fronte Thrush ha segnato la meta della staffa. Scotland 16, New Zealand 24. Brutta bestia la Storia.


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