Rugby, eclissi McCaw. Gli All Blacks tremano

Uscito per l'ennesimo trauma cranico, il mitico capitano dei campioni del mondo è in crisi. E il Mondiale è alle porte
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E’ uscito dopo 64 minuti e la Nuova Zelanda ormai trattiene il fiato. Richie McCaw è stato portato fuori campo durante il match tra i “suoi” Canterbury Crusaders e gli Auckland Blues allenati dall’ex c.t. azzurro John Kirwan. Partita di Super 15, lo spettacolare torneo per franchigie dell’emisfero australe. Il capitano degli All Blacks ha subito un trauma cranico, l'ennesimo, a seguito di un placcaggio ed è stato immediatamente trattato secondo il rigido protocollo di recupero previsto per uno degli incidenti più frequenti (e preoccupanti) nel rugby moderno.

Ma la Nuova Zelanda trema per un altro motivo. Anche oggi, infatti, il “talismano” McCaw è apparso l’ombra del giocatore-icona del rugby in nero. Alla tenera età di 33 anni, colui che viene considerato da molti il più forte terza linea di tutti i tempi non riesce più a fare la differenza come tante volte in passato. Una constatazione che a cinque mesi dalla Coppa del Mondo preoccupa, e non poco, la Nuova Zelanda. Il c.t. Steve Hansen nega che il suo capitano stia perdendo competitività, ma è chiaro che qualsiasi cosa riguardi McCaw finisce sotto i riflettori nel Paese dei campioni del mondo. E c’è già chi sussurra che il suo posto negli All Blacks possa essere a rischio. Fantarugby?



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