Aperta la Coppa del Mondo, Vaccari tra i miti del rugby

L'ala della Nazionale di Coste ha rappresentato l'Italia accanto a giganti come Shane Williams e Martin Johnson
Aperta la Coppa del Mondo, Vaccari tra i miti del rugby© REUTERS
Francesco Volpe
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INVIATO A TWICKENHAM

C’era Paolo Vaccari tra i giganti. L’ala-estremo dell’Italia di Georges Coste, che a Twickenham segnò una meta indimenticabile zigzagando in mezzo alla difesa inglese, ha rappresentato l’Italia nella coreografia della cerimonia inaugurale della Coppa del Mondo che rendeva omaggio alle venti nazioni partecipanti al torneo. Accanto a lui, leggende del mondo ovale, da Agustin Pichot, leader e mediano di mischia della più bella Argentina di sempre, a Shane Williams, il topolino che con la maglia del Galles si faceva beffe dei giganti. Da Chester Williams, l’unico nero nel Sudafrica campione del mondo 1995, a Sean Fitzpatrick, mitico tallonatore degli All Blacks iridati nel 1987. E naturalmente a Martin Johnson, il capitano dell’Inghilterra mondiale del 2003, accolto da un’ovazione assordante.
    Ognuno di loro in piedi, palla in mano, con i colori della propria nazionale, sulle zolle di terreno idealmente smosse da un gigantesco pallone piovuto dal cielo e calciato da un giovanissimo William Webb Ellis, l’inventore del gioco nel 1823. Al principe Harry, presidente onorario di Inghilterra 2015, e al francese Bernard Lapasset, presidente di World Rugby, il compito poi di dichiarare aperta la Coppa del Mondo 2015.


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