Mondiali, l'Italia tenta l'impresa impossibile

Oggi a Londra la sfida, dentro o fuori, alla favoritissima Irlanda. Torna un Parisse non al top: "Dobbiamo provarci"
Mondiali, l'Italia tenta l'impresa impossibile
Francesco Volpe
4 min

INVIATO A LONDRA

Londra vira dal giallo degli australiani al verde degli irlandesi. I fans dei Wallabies sono stati i padroni della notte. Nelle strade, sulla metro, nei pub. “Waltzing Matilda” e “Advance Australia Fair” a sostituire l’immancabile “Swing Low, Sweet Chariot” dei trionfi inglesi. Sarà così per una settimana, da qui al sabato dello spareggio con il Galles, ancora a Twickenham, nel regno dei maestri sfrattati, che varrà il primo posto nel girone e la possibilità di evitare il Sudafrica nei quarti di finale. Ma stamane, accanto al giallo “aussie” sono spuntate le maglie con il trifoglio della Green Army. Gli irlandesi marciano sull’Olimpico, all’altro capo di questa metropoli sterminata, per la sfida con l’Italia. Neppure l’Irlanda può permettersi passi falsi, pena il rischio di pescare subito gli All Blacks, ma contro gli azzurri il compito appare decisamente più agevole rispetto a quello superato sabato sera dai Wallabies.   

Per Parisse e compagni è dentro o fuori. E paradossalmente anche una vittoria potrebbe non bastare. Ma l’impresa appartiene al filone “Mission Impossible”. L’Irlanda in questo momento è semplicemente di un’altra categoria, e non solo per meriti propri. L’involuzione dell’Italia negli ultimi due anni della gestione di Jacques Brunel è sotto gli occhi di tutti. E la colpa non è solo del c.t. Tant’è. Come ha detto Sergio Parisse, che rientra dopo quasi un mese di stop a causa dell’intervento di drenaggio al polpaccio sinistro ed è al 60-70% della condizione, “finché esiste una possibilità di farcela, dobbiamo lottare per riuscirci”. Parole da capitano. Solo che analizzando a mente fredda la partita si fa fatica a trovare un solo comparto del gioco in cui l’Italia possa dirsi superiore. I problemi recenti della mischia azzurra li conosciamo, in touche gli irlandesi si permettono di lasciare in panchina i 208 centimetri di Devin Toner, in terza (il nostro reparto migliore) Heaslip, O’Brien e O’Mahony sono nell’elite mondiale, e lo stesso può dirsi per l’apertura Jonathan Sexton, che ormai tutti chiamano Jonny (affinità con Wilkinson?). Persino la maul avanzante, la nostra (unica) arma offensiva di un certo peso, gli Irish sanno farla bene almeno quanto noi. Insomma, sarà una battaglia disperata. Ma pure nel disastro del 7° Cavalleria del generale Custer a Little Big Horn alla fine ci fu un superstite. Ed era italiano. Chissà, magari stanotte Londra virerà all’azzurro. Perché negarci un sogno?

COSI’ IN CAMPO

IRLANDA: Zebo; Bowe, Earls, Henshaw, D. Kearney; Sexton, Murray; Heaslip, O’Brien, O’Mahony; O’Connell, Henderson; Ross, R. Best, McGrath. A disp. S. Cronin, Healy, White, Toner, Henry, Reddan, Madigan, Fitzgerald. All. Schmidt.
ITALIA: McLean; L. Sarto, Campagnaro, Garcia, Venditti; Allan, Gori; Parisse, Minto, Favaro; Furno, Geldenhuys; Cittadini, Manici, Aguero. A disp. Giazzon, Rizzo, Chistolini, Zanni, Mau. Bergamasco, Palazzani, Canna, Benvenuti. All. Brunel.
Arbitro: Garces (Francia)
Si gioca oggi a: Londra, stadio Olimpico, ore 15.45 it.
In Tv: diretta SkySport 2; differita Mtv alle 23.

GIRONE D - Classifica: Francia 14; Irlanda 10; Italia 4; Canada 1; Romania 0. Oggi: Irlanda-Italia. Martedì: Canada-Romania (17.45). Domenica 11: Italia-Romania (a Exeter, 15.30), Francia-Irlanda (17.45). La formula: prime due ai quarti, le terze qualificate di diritto alla Coppa del Mondo 2019.


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