Nazionale, l'assenza di Parisse è un giallo

Il capitano sta bene, si è allenato ma non giocherà con la Romania. Determinanti le pressioni dello Stade Français
Nazionale, l'assenza di Parisse è un giallo© LaPresse
Francesco Volpe
4 min

Questa Coppa del Mondo è nata sotto una cattiva stella. E non solo per l’Inghilterra. Non c’è pace neppure nel ritiro azzurro, che da agosto conta le perdite - Morisi, Parisse, Masi, Garcia, Castrogiovanni, Ghiraldini - e ora è scosso anche dal caso Sergio Parisse. Il capitano martedì ha alzato bandiera bianca: «Non posso giocare» ha comunicato allo staff azzurro. Ed infatti non figura nella formazione che domani affronterà la Romania al Sandy Park di Exeter.
    «Sono uscito molto, molto stanco dalla partita con l’Irlanda e contro i romeni deve andare in campo chi è al 100%. Io non sarei nemmeno al 50» le parole di Parisse, che si è allenato senza problemi con i compagni per tutta la settimana.
    Sarebbero state le forti rimostranze dello Stade Français, il suo club, a spingerlo a desistere. I dirigenti parigini hanno accettato obtorto collo che giocasse contro l’Irlanda dopo il mese di stop e fisioterapie seguito all’intervento chirurgico al polpaccio (la prognosi dei medici francesi era di sei settimane), ora non vogliono correre altri rischi. Sul tavolo, oltrettutto, ci sarebbe un contratto quadriennale: un formidabile strumento di pressione su un giocatore fortissimo, integro ma che ha già compiuto 32 anni.
   
CIAO MAURO - L’assenza di Parisse costringe il c.t. Brunel a scelte dolorose. Il sostituto di Parisse sarà Zanni, che ha dimostrato nelle ultime partite di non essere al meglio. In panchina la necessità di disporre di un’alternativa al friulano ha imposto il sacrificio di Mauro Bergamasco, costretto a chiudere una carriera straordinaria (oltre 16 anni in azzurro) accomodandosi in tribuna. «Abbiamo fatto una scelta tecnica, non di cuore, per avere le migliori chance di vincere questa partita» la spiegazione di Brunel. Mauro non l’ha presa bene: un ulteriore elemento di tensione all’interno di un gruppo chiamato all’ennesimo esame di maturità in una partita in cui ha tutto da perdere.

RISCHI - Italia-Romania mette in palio la qualificazione diretta a Giappone 2019, ma non solo. La Nazionale si gioca la faccia contro un avversario motivatissimo. I romeni hanno sconfitto il Canada risalendo da 0-15 a 17-15 - la più clamorosa rimonta nella storia dei Mondiali - e posseggono le armi per contrastare gli azzurri: mischia solida, touche registrata e una temibile maul avanzante. In più sono sorretti dal morale e da una feroce determinazione.
    «Quella con il Canada era la nostra semifinale, ora ci aspetta la finale» il proclama del c.t. Lynn Howells, ex vice di Graham Henry sulla panchina del Galles, che conosce molto bene il rugby italiano per aver allenato in passato la Leonessa. Ci credono a tal punto i romeni che il loro tecnico degli avanti, l’ex tallonatore Marius Tincu, è rimasto con la squadra alla vigilia del match con i canadesi malgrado l’improvvisa morte della madre...


COSI’ IN CAMPO DOMANI
ITALIA: McLean; L. Sarto, Campagnaro, Benvenuti, Venditti; Allan, Gori; Zanni, Favaro, Minto; Furno, Geldenhuys; Cittadini, Manici, Aguero. A disp. Giazzon, Alb. De Marchi, Chistolini, Bernabò, Vunisa, Palazzani, Canna, E. Bacchin. All. Brunel. ROMANIA: Fercu; Lemnaru, Kinikinilau, Vlaicu, Botezatu; Wiringi, Calafeteanu; Carpo, Lucaci, V. Ursache; Van Heerden, Poparlan; Ion, Turashvili, M. Lazar. A disp. Radoi, A. Ursache, Pungea, Antonescu, Burcea, Bratu, Gal, Apostol. All. Howells. Arbitro: Poite (Francia). Si gioca: domani a Exeter, ore 15.30 it. In Tv: diretta SkySport 2; differita Mtv alle 19.


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