L'ordine di Bergamasco "Italia, devi programmare"

Il grande terza linea azzurro lascia il rugby e lancia un messaggio alla FIR: "Serve un progetto e una strategia"
L'ordine di Bergamasco "Italia, devi programmare"© Getty Images
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I compagni l’hanno portato in trionfo, lanciandolo in aria nella festa di Exeter. Il pubblico l’ha applaudito, riconoscendo in lui un’icona del rugby. La FIR gli ha dedicato un video di sei minuti sul suo sito. Solo il c.t. Jacques Brunel non ha capito quanto sia stato importante Mauro Bergamasco per il rugby azzurro, negandogli anche solo la panchina nell’ultima partita della sua straordinaria carriera. A 36 anni, dopo cinque edizioni di Coppa del Mondo disputate (record) e 106 caps in bacheca. Tant’è.

Alla fine di Italia-Romania, Bergamauro ha mandato un messaggio forte dalla FIR. “Deve pianificare - ha detto il terza linea padovano - Pianificare e varare una strategia per il prossimo quadriennio. Deve darsi un obiettivo, ma anche un programma che la conduca alla Coppa del Mondo del 2019 nelle migliori condizioni possibili. Solo così raggiungerà il traguardo che si è prefissata”.
    Mauro si è detto “felice di com’è andata questa Coppa del Mondo, anche se non ci siamo espressi ai livelli che volevamo. Ma ci siamo qualificati per Giappone 2019 e lasciamo l’Inghilterra con il sorriso sulle labbra. Il mio futuro? Per vivere dovrò lavorare. Proverò diverse strade e poi deciderò cosa fare”.


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