Sonny Bill, un All Black tra i rifugiati siriani

Un altro bel gesto dell'asso della Nuova Zelanda che ai Mondiali regalò la sua medaglia d'oro a un piccolo tifoso
Sonny Bill, un All Black tra i rifugiati siriani
Francesco Volpe
1 min

Ricordate Sonny Bill Williams? Sì, è il gigante buono degli All Blacks che dopo l’ultima finale mondiale regalò la sua medaglia d’oro a un giovanissimo tifoso. Quel gesto ha fatto il giro del mondo, ma non ha più valore di quello che sta compiendo SBW in questi giorni. Il neozelandese, infatti, si trovava nel weekend a Dubai per sostenere la sorella Niall, una delle Black Ferns impegnate nel locale torneo di rugby a sette. Bene, domenica sera è volato a Beirut con una spedizione dell’Unicef per un giro tra i campi libanesi che ospitano i rifugiati siriani. Quasi 1,2 milioni di persone, sparse per la Valle della Bekaa.

“Quando sei padre - lui lo è di Imaan, una bambina di un anno - puoi facilmente capire il dolore di queste persone, costrette a fuggire dalle loro case con i loro figli. Ti rivedi nella stessa situazione con i tuoi bambini. Una vita dura per dei piccoli” ha spiegato Sonny Bill, campione del mondo nel rugby a 15 e a 13 ed ex detentore del titolo Internazionale Wba dei massimi. Convertitosi all’Islam nel 2008, è particolarmente sensibile alla causa dei profughi del Medio Oriente. Durante l’ultima Coppa del Mondo aveva persino offerto a un rifugiato siriano due biglietti per la semifinale con il Sudafrica.


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