Covid, nazionale francese di rugby assolta: "Nessuna violazione"

I Bleus erano stati accusati di non aver rispettato il protocollo. Smentite da parte del ministor dello sport e del presidente della Federazione Rugby
Covid, nazionale francese di rugby assolta: "Nessuna violazione"© BARTOLETTI
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Si risolve in un nulla di fatto lo "scandalo Coronavirus" che aveva visto coinvolta la nazionale francese di rugby. Giocatori e staff erano stati accusati di aver violato il protocollo. Il ministro incaricato dello sport, Jean-Michel Blanquer, al fianco del presidente della Federazione Rugby, Bernard Laporte, ha però annunciato che "non c'è stata alcuna mancanza, il protocollo sanitario è stato ben gestito e rispettato". Gli fa eco Laporte: "Nessuno l'ha violato". Nella nazionale francese di rugby si era aperto un vero e proprio cluster, con 17 positivi tra membri della squadra e dello staff. Un caso che ha fatto piovere le accuse e le denunce. Secondo alcuni il ct Fabien Galthié sarebbe uscito dalla "bolla" sanitaria creata per isolare la squadra per andare ad assistere a una partita del figlio il 7 febbraio a Parigi, di ritorno dalla trasferta a Roma. In più durante il viaggio per la partita contro gli azzurri, alcuni giocatori erano stati visti nelle strade della Capitale, a passeggio nonostante l'obbligo di rimanere isolati, intenti a mangiare focacce. 

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Covid, previsto un rafforzamento delle regole

Jean-Michel Blanquer e Bernard Laporte, accanto alla sottosegretaria allo sport, Roxana Maracineanu, dopo aver respinto le accuse hanno però annunciato che le regole saranno rafforzate, con il divieto tassativo di uscire dall'hotel in cui risiede la squadra quando si è in "bolla". Governo e federazione, in particolare, hanno scagionato completamente Galthié dall'accusa di essere stato lui il "paziente zero" che ha portato il virus fra i BleusPer la Federazione, il virus è arrivato fra gli uomini della nazionale attraverso un giocatore della squadra di rugby a 7, chiamato per gli allenamenti della formazione principale durante il ritiro a Marcoussis, il quartier generale dei Bleus. La stessa federazione, in passato, aveva escluso questa possibilità. 


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