All Blacks in vendita, la protesta dei giocatori: "Storia non si compra"

Per ripianare i debiti dovuti ad un anno di pandemia, la Nuova Zelanda riflette sull'offerta di un fondo americano per il 15% dei diritti sulla squadra di rugby e il famoso inno Haka
All Blacks in vendita, la protesta dei giocatori: "Storia non si compra"© Getty Images
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WELLINGTON (Nuova Zelanda) - La Nuova Zelanda è il primo Paese del mondo a dichiararsi "Covid Free". Tuttavia, gli strascichi, soprattutto economici, di un anno e mezzo di pandemia stanno attanagliando il Governo locale ed, in particolare, il panorama sportivo dell'isola. Conosciuti, temuti ed apprezzati in tutto il Mondo, la nazionale di rugby All Blacks e il loro famigerato inno Haka sono da anni il fiore all'occhiello della Nuova Zelanda sportiva generando, oltre che una grande passione fra i fans, anche una grande quantità di introiti per il Paese oceanico. Presto però, la squadra potrebbe perdere uno dei suoi aspetti fondamentali: l'identitarietà. E' difatti di pochi giorni fa la notizia di un interessamento, da parte di un fondo di investimento americano, del 15% dei diritti del team e del famoso inno (che, più di un inno nazionale, è una manifestazione iconografica della storia neozelandese e delle sue radici maori). Tanti però gli sportivi che sono assolutamente contrari all'eventuale transizione economica: "la storia non si vende", è il coro unanime.

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All Blacks, offerta da un fondo americano anche per l'inno "Haka"

La federazione rugby neozelandese (Nzr) ha fatto sapere di aver avuto nel 2020 una perdita pari a una cifra tra i 35 ei 45 milioni di euro, preventivando quindi il dimezzamento delle riserve di cassa da circa 80 milioni di euro a 42. Per questo la Nzr sta valutando la possibilità di vendere il 15 per cento dei suoi diritti commerciali per avere liquidità immediata. Le offerte sono arrivate quasi subito: si è fatto avanti con particolare insistenza il fondo statunitense Silver Lake, che valuta complessivamente il team degli All Blacks 2 miliardi di dollari (circa un miliardo e 700 milioni di euro), ed è in procinto di presentare un'offerta di 276 milioni di euro per il 15% dei diritti commerciali dei 'Tutti Neri',  tra i quali Silver Lake vorrebbe includere anche la celebre 'Haka' che i giocatori fanno prima di ogni match. In questo scenario si è però inserita una variabile non prevista: i giocatori e le giocatrici, in quanto l' offerta del fondo riguarderebbe anche la nazionale femminile.

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All Blacks, i rugbisti: "La storia non si vende"

Con una lettera datata 29 marzo firmata dai capitani delle due selezioni e da altri elementi di spicco come Aaron Smith, Sam Whitelock e Dane Coles, viene espressa una decisa contrarietà all'operazione. "Riteniamo di dovervi comunicare che non concederemo la nostra approvazione alla vendita di quote - è scritto nella lettera degli All Blacks -. La decisione è stata presa dopo un'attenta valutazione da parte del nostro consiglio. I giocatori neozelandesi giocano per se stessi, per le loro famiglie e per il loro paese con un impegno nei confronti della vittoria richiesto dalla storia ed ereditato dalla tradizione. e ci riconoscono l'essenza di quello che può significare essere neozelandesi. È questo che stiamo vendendo: 129 anni di storia - viene sottolineato -, e talento, e risultati che hanno portato a successi straordinari, raggiunti perché siamo quelli che siamo. Nessun altro l'ha fatto. Nessun altro avrebbe potuto farlo", si legge nella missiva. 


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