La storia aspetta i fratelli Garbisi: una mediana in famiglia per l’Italrugby

Paolo e Alessandro sognano una mediana in famiglia: nel rugby moderno s’è vista solo due volte
La storia aspetta i fratelli Garbisi: una mediana in famiglia per l’Italrugby
Christian Marchetti
3 min

La differenza tra “desiderio” e “obiettivo”? Per Marzio Innocenti non esiste e lo spiega con una frase alla Flaiano: «Dobbiamo vivere i sogni con concretezza e per me due vittorie nei test di novembre sono un obiettivo plausibile». Così il presidente della Federugby nella presentazione di ieri a Verona delle Autumn Nations Series, i test match autunnali che l’Italrugby sosterrà contro Samoa (5 novembre, “Plebiscito” di Padova), Australia (12, “Franchi” di Firenze) e Sudafrica (19, “Ferraris” di Genova).  

San... sito

«A dire il vero, per la sfida agli Springboks sudafricani avevamo trovato un accordo con il Comune di Milano per San Siro. Ma poi è saltato tutto per il veto delle due squadre di calcio. Non che altrove non ne abbiamo trovati...». 
Quindi nessun tentativo di replicare gli 80.000 per Italia-All Blacks del 2009. E a mettersi l’animo in pace sarà anche il Sud: «Il problema è che nel Meridione non abbiamo impianti che possano accontentare i rigidissimi standard di World Rugby (la federazione internazionale; ndr), che prevede persino la presenza di spogliatoi differenziati per i raccattapalle».

Trentaquattro

Sul versante sportivo, il c.t. Kieran Crowley ha annunciato la lista dei trentaquattro convocati. Chi non riuscirà a passare il “taglio” finale troverà posto nell’Italia XV, la selezione che andrà a sfidare i Leicester Tigers campioni d’Inghilterra. Fuori Minozzi («Ha recentemente perso la squadra per il fallimento dei Wasps e allora ho sollecitato le due franchigie, Benetton Treviso e Zebre Parma», ha riferito Innocenti); dentro il “cattivo” Ioane, il rientrante dopo tre anni Campagnaro e, otto anni dopo i Bergamasco, le coppie di fratelli Niccolò e Lorenzo Cannone e Alessandro e Paolo Garbisi.

Storico

«Paolo Garbisi è stato convocato come apertura. A Montpellier gioca anche centro ma soprattutto per via dei tanti infortunati», ha spiegato il tecnico neozelandese. In azzurro non si è mai vista una mediana “all brothers”; i francesi la sfoggiarono con Guy e Lilian Camberabero nel ‘69; i neozelandesi con Stephen (che giocò nella Lazio della stella mondiale Zinzan Brooke in A2, erano altri tempi...) e Graeme Bachop nel ‘91. Quest’anno, invece, il Valorugby Emilia ha già schierato Thomas e Piero Dominguez. Esatto, i figli di Diego, il più grande numero 10 nella storia azzurra. 
Michele Lamaro spera sarà storica anche la sua seconda stagione da capitano: «Certo che non mi pesa, altrimenti non sarei qui. Un leader a cui mi ispiro? Richie McCaw». Portava pure lui il 7 e vinse tutto. Hai visto mai... 


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