Bergamasco: “Quesada dà molto valore al fattore umano, la forza dell’Italia è il gioco d’insieme

Le parole della leggenda del rugby italiano sullo stato di forma della Nazionale dopo l'arrivo del nuovo ct e non solo: i dettagli
4 min

ROMA - "Quesada? È un po’ presto per vedere alcuni segni, sicuramente l’avvento del nuovo tecnico porta freschezza nel primo periodo e una componente motivazionale fondamentale per ricominciare a lavorare su un tessuto come quello della nazionale". Così Mauro Bergamasco, leggenda del rugby italiano e mondiale, ai microfoni della trasmissione 'Gli Sportivi della Domenica', su Radio Cusano Campus, sullo stato di forma della Nazionale dopo l’arrivo del nuovo commissario tecnico. "Lo conosco bene, abbiamo giocato insieme a Parigi con le rispettive nazionali, eravamo anche vicini di casa. Lui - sottolinea Bergamasco - è un professionista, un numero 10, un perfezionista, ha affrontato questa nuova esperienza dando molto valore al fattore umano, ai giocatori. Oggi che sono formatore e mental coach, a livello sportivo come educatore è fondamentale mettere al centro i ragazzi e le ragazze, dare l’etichetta di protagonisti. È presto per vedere tutta l’impronta, ma ho visto buona empatia già nelle fasi iniziali: l’Italia si è espressa con un buon gioco, più difficile con l’Irlanda, meglio nella prima contro l’Inghilterra. Il cammino, spiega l'ex terza linea ala, è "lungo, lui è consapevole del lavoro che c’è da fare: la Nazionale maggiore è espressione di tutto il movimento, il lavoro non è solo nella squadra ma è con tutti i giocatori, la grossa componente che portano a casa dal loro club. Oltre a portare qualità, è importante influenzare l’andamento di un movimento completo”.

Italia, Bergamasco: "Il movimento sta crescendo"

Sul lavoro del movimento rugbistico azzurro, Bergamasco afferma: "Ci sono realtà estremamente positive, costruttive, che progettano a medio e lungo termine, cosa che manca nello sport italiano in generale. Io sono a Bari da due anni, col Rugby Bari, stiamo costruendo una nuova qualità del lavoro, educativo e di tessuto sociale, per le famiglie. Il movimento sta crescendo: quando si parla di passi indietro, in realtà non esistono. Avanziamo a velocità differenti dettate dai diversi sprint, in base a cicli, bioritmi dei giocatori e delle persone. Ha bisogno di essere rodato e ci sono dei punti su cui bisogna intervenire, a livello di educatori e di struttura, il nostro paese è molto diverso per usi e costumi. Per me è importante, va sfruttato come tale”.

Italia, Bergamasco: "Francia? Sarà durissima. La nostra forza..."

L'ex leggenda azzurra mette nel mirino la prossima sfida contro la Francia al Sei Nazioni: "Sarà molto dura, la Francia si sta ancora leccando le ferite dell’ultimo Mondiale. La storia vuole che quando c’erano squadre in difficoltà e l’Italia poteva vincere, noi prendevamo sempre una batosta, eravamo bravi a risollevare le sorti delle squadre avversarie: è una partita da tenere sott’occhio, una squadra da affrontare con le dovute cautele. La forza dell’Italia - assicura Bergamasco - è il gioco d’insieme, la capacità di creare gioco e risolvere le situazioni assieme, oggi ci sono diverse personalità che possono fare la differenza quando il gioco gira", conclude il due volte campione d'Italia con la maglia della Benetton Treviso.


© RIPRODUZIONE RISERVATA