Rugby Sei Nazioni, Hollande torna allo Stade de France 3 mesi dopo le bombe

Il Presidente torna in tribuna: massima sicurezza per Francia-Italia
Rugby Sei Nazioni, Hollande torna allo Stade de France 3 mesi dopo le bombe© ANSA
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PARIGI (FRANCIA) - Tre mesi dopo il 13 novembre, quando tre kamikaze si fecero esplodere durante l'amichevole di calcio Francia-Germania fuori allo Stade de France, il presidente della Repubblica, Francois Hollande, torna nella tribuna d'onore da dove le guardie del corpo lo trascinarono via in pochi secondi. Grande grande appassionato di rugby, Hollande potrà seguire nell'impianto costruito per i mondiali del 1998 l'esordio dei Bleus nel torneo 6 Nazioni contro l'Italia. Per la partita - che si giocherà davanti a 56.000 spettatori circa (non c'è stato il tutto esaurito) - sono state rafforzate le misure di sicurezza e tutti gli spettatori sono stati invitati a recarsi con largo anticipo a Saint-Denis. Il film di quella sera è ancora negli occhi di tutti, parigini e non. Gli attacchi simultanei del commando coordinato da Abdelhamid Abaaoud si realizzarono con precisione cronometrica. Soltanto la vigilanza esterna allo stadio - in particolare la prontezza di uno degli addetti ai controlli, Omar, che ha poi raccontato quella tragica serata - ha impedito ai tre kamikaze (due iracheni e un siriano) di entrare e compiere una strage.

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I FATTI - La partita era cominciata alle 21, nello stadio c'erano 80.000 spettatori, compresi Hollande, il ministro dell'Interno, Bernard Cazeneuve, e il portavoce e ministro dell'Agricoltura, Stephane Le Foll. Alle 21:17, la prima esplosione. Di tale violenza che anche dentro lo stadio ci si rende conto che non ha nulla a che vedere con i pur fragorosi "botti" spesso usati dai tifosi. È lo juventino Patrice Evra ad avere in quell'istante il pallone fra i piedi. Ed è sua la prima reazione che fa capire a tutti - anche ai telespettatori - che qualcosa non va: frena mentre percorre la fascia sinistra, fa una smorfia dopo la spaventosa esplosione, poi cede il pallone a un compagno. Due minuti dopo, secondo kamikaze, secondo boato. Alle 21:30 Francois Hollande viene portato via, prima riunione con Cazeneuve in una sala dello stadio in condizioni di massima sicurezza. I due si trasferiscono poi al ministero dell'Interno dove seguono i tragici fatti di Parigi in diretta. Gli spettatori non si rendono conto della gravità dei fatti, il secondo tempo riprende, alla fine canteranno anche una Marsigliese e poi faranno la ola. Ma il personale dello stadio ha ordine di non far uscire nessuno. A lungo, le immagini delle telecamere inquadrano i tifosi sul prato, in attesa di poter lasciare lo stadio. Molti, al corrente dei fatti, in lacrime.

LE MISURE DI SICUREZZA - Strettissime le misure di sicurezza annunciate per domani: sette postazioni di controllo nei paraggi dello stadio per un primo filtro degli spettatori, altre quattro attorno ai parcheggi, che sono ispezionati già da oggi dagli artificieri. I caffè e punti di ristoro attorno al perimetro dello stadio saranno sorvegliati da pattuglie mobili di gendarmi e poliziotti, ai controlli saranno sottoposti tutti, compresi gli inservienti (i furgoni per le consegne saranno ispezionati da cima a fondo) e per questo l'invito è a recarsi allo stadio in forte anticipo.


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