Rugby Sei Nazioni, Parisse:«Non siamo inferiori a nessuno»

Il ct Conor O'Shea promette: «Vogliamo vincere per i nostri tifosi a Roma». L'esordio il 2 febbraio con la Scozia
Rugby Sei Nazioni, Parisse:«Non siamo inferiori a nessuno»© AFPS
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ROMA - Cresce l'attesa per il Sei Nazioni di Rugby 2019. L'Italia esordirà, in trasferta, il 2 febbraio in Scozia. Primo impegno casalingo, la settimana successiva, con il Galles. L'Olimpico di Roma ospiterà anche i match con Irlanda e Francia, inframezzati dalla trasferta di Londra con l'Inghilterra. 
Il c.t. Conor O'Shea, il capitano Sergio Parisse e il presidente Gavazzi sono intervenuti alla presentazione del torneo stamane al Coni. 

GRINTA PARISSE - Il capitano azzurro si sofferma sull'esordio contro la Scozia a Edimburgo. La prossima edizione del Sei Nazioni potrebbe essere l'ultima disputata da Parisse in maglia azzurra: "Non ci piace perdere, ci da un enorme fastidio, è ovvio che ci prepariamo per provare a vincere. Abbiamo gia' vinto a Murrayfield qualche volta, la sfida e' difficile e cercheremo di fare la guerra con gli scozzesi e portare la partita a casa. Sono molto fiducioso abbiamo talento, non siamo inferiori a nessuno Molto probabilmente - prosegue il Capitano -  sarà il mio ultimo Sei Nazioni, ma più che pensare al futuro mi piacerebbe fare una bel 2019 e cancellare il pessimo 2018."

LA PROMESSA DI O'SHEA -  Nella scorsa edizione del torneo, l'Italia ha concluso all'ultimo posto con zero vittorie e il cucchiaio di legno, trofeo onorifico riservato alla squadra sempre perdente. Il c.t. O'Shea spera in un riscatto degli azzurri nonostante il livello della competizione sia notevolmente aumentato: "In questo Sei Nazioni il livello e' il piu' alto della storia, giocheremo contro le squadre numero due, tre e quattro del mondo - ha sottolineato il tecnico - Sul campo dobbiamo mettere il giusto livello di prestazione, vogliamo vincere davanti ai nostri tifosi a Roma."

L'AUGURIO DI GAVAZZI - "Sara' un torneo piu' impegnativo, speriamo che ci dia tante soddisfazioni e che ci permetta di fare un altro passo avanti prima dei Mondiali di settembre - ha affermato il presidente della Federazione italiana rugby Alfredo Gavazzi - Vorremmo superare i 150 mila presenti per le tre partite all'Olimpico e rendere queste tre partite un evento all'interno dell'evento.

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