Addio a Maura Viceconte

Una fine tragica, improvvisa. Un colpo di scena che non ci si aspettava. Così ci ha lasciato l'ex primatista italiana della maratona
Addio a Maura Viceconte
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Una fine tragica, improvvisa. Un colpo di scena che non ci si aspettava. Così ci ha lasciato Maura Viceconte, ex primatista italiana della maratona, medaglia di bronzo individuale ai Campionati Europei di Budapest e argento a squadre, 12ma ai Giochi Olimpici di Sydney nel 2000.

Donna di genuinità e sensibilità non comuni, sul finire degli anni ’90 inizio anni 2000, aveva avuto un crescendo agonistico davvero importante spostando in avanti il limite del mezzofondo prolungato italiano: tant’è vero che il suo nome figura ancora nell’albo dei primati italiani accanto alla specialità dei 10.000 metri (31:05.57 realizzato nel 2000 a Heusden).

“La vita è una Maratona. La corsa il mio modo di vivere”. Questo il titolo del docufilm, presentato a fine novembre 2018, con cui l’ex azzurra, aveva deciso di festeggiare il proprio 50mo compleanno. “Ora che il progetto è concluso vorrei che questo racconto possa diventare uno stimolo e una spinta per i giovani ad intraprendere la strada della corsa e dello sport in generale.” Questo il messaggio che aveva voluto lanciare in occasione della presentazione del film avvenuta con tanti amici e compagni di fatiche come Alessandro Lambruschini, Laura Fogli, Maria Curatolo, Franca Fiacconi, Valter Durbano, e il suo storico allenatore Renato Canova. Un’eredità che andrà sicuramente raccolta anche se al momento a prevalere è un senso di tristezza infinita.

Attorno ai famigliari si stringe l’atletica italiana tutta.


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