Bettona Crossing, anche la fatica è green in una palestra a cielo aperto

Nel week end, il borgo umbro ospita la 2ª edizione della gara di Trail Running (sabato sulle distanze di 50 - valida per il tricolore IUTA - 20 e 12 km) e Mountain Bike (domenica su 50 e 25 km). Luca Brustenghi: "Sport, turismo e  natura. Ecco il mix che genera emozioni e benessere per una nuova dimensione di attivita nel rispetto dell'ambiente"
Bettona Crossing, anche la fatica è green in una palestra a cielo aperto
di Pasquale Di Santillo
7 min

La vita è una lunga, interminabile serie di ripartenze. Nessuna facile, tutte emozionanti. A prescindere dall’importanza e dalle dimensioni in cui si riescono a vivere. Già, per chi ha portato le sponsorizzazioni nel calcio e avviato la cultura del fitness e poi del benessere in Italia, potrebbe sembrare quasi riduttivo limitarsi ad un evento di portata locale, anche se con implicazioni che vanno anche oltre i confini del nostro Paese. Ma l’entusiasmo di Luca Brustenghi, figlio di Gabriele, appunto colui che fece apparire per primo un’azienda sulle magliette di una squadra di calcio (anni 80, la pasta Ponte su quelle del Perugia) e si inventò il Festival del Fitness, esportandolo anche in America, è sempre lo stesso. Termometro di una passione senza fine che ha portato tutta la famiglia a costruire un altro percorso interessante. Una ripartenza, appunto. Tra venerdì e domenica a Bettona, splendido borgo nel cuore dell’Umbria, è in programma la seconda edizione del Bettona Crossing (sabato) e del Bettona Etruscan MTB, un doppio evento che coniuga lo sport puro, quello all’aria aperta, la religione della fatica con il turismo, l’immenso patrimonio gastronomico e la voglia, il desiderio di stare insieme, di socializzare muovendosi. In termini strettamente sportivi, siamo di fronte al binomio tra corsa - ultratrail nelle tre distanze da 50, 20 e 12 km - e mountain bike, con una spruzzata di trekking familiare a completare l’offerta. Un week end carico di appuntamenti sui sentieri in mezzo ai boschi, agli olivi che si estendono con splendida vista su Perugia, Assisi, Spello, Bevagna, Montefalco, fino ai Sibillini e il Monte Vettore. Una fusione ideale tra sport, natura e fatica in un palcoscenico storicamente associato allo spiritualità. Che non casualmente coincide con quella che è la tendenza degli ultimi anni, come ci spiega bene lo stesso Luca Brustenghi.

«L’idea è nata cinque anni fa. Grazie al consiglio di un amico, Alberto Castelli storico coach di tennis. Lui vive a Bettona e ci disse, “perchè non venite a dare uno sguardo a questo splendido Borgo. È’ un trionfo della natura, ci sono le condizioni per inventarsi qualcosa”. Seguimmo il suo consiglio e ci trovammo di fronte ad uno spettacolo incredibile. Di fatto, una immensa palestra a cielo aperto dove poter praticare tutti gli sport che oggi stanno trovando un seguito sempre maggiore, mi riferisco alle ultramaratone, al trail, alla mountain bike».

Un segno del destino, un contrappasso dantesco, per chi ha decretato il successo del fitness e delle palestre!

«Tutto cambia, tutto si evolve. Bisogna solo capire, anticipare la direzione. Alla fine il denominatore comune è lo stesso, la passione per lo sport, la fatica, il movimento. Qui però, il contatto con la natura fa la differenza, mette in pace la testa e il corpo, così sudore e sacrificio si affrontano e superano in maniera diversa. Coniugando l’esigenza di performance a quella di una dimensione umana ormai imprescindibile per tutto quello che facciamo. Dal fitness al wellness il passaggio è stato praticamente automatico. Ora sta accadendo lo stesso. Ed è molto importante che questa nuova cultura si diffonda in profondità. Per questo venerdì 27 abbiamo coinvolto 330 alunni e 40 insegnanti delle scuole medie del territorio in una escursione lungo i sentieri della gara».

Come siete riusciti a trasformare Bettona e i suoi dintorni in un grande impianto sportivo?

«E’ stato impegnativo ma la base di partenza era incredibile. Qui ci sono oltre 70 km di sentieri che sembrano fatti su misura per lo sport. Manutenuti meglio delle nostre autostrade. Nessun particolare è stato tralasciato: segnalazioni, fotografi, droni, GPM, ristori, ponti sospesi e assistenza. Noi abbiamo semplicemente lavorato per realizzare i percorsi giusti per ogni esigenza avendo suddiviso la competizione su tre distanze. Sabato 28, infatti, si disputeranno tre corse in una, in tutto, siamo al 95% di sterrato: la Bettona Crossing di 50 km, la Shortrail degli Olivi di 20 km e la Bettona Dreaming di 12, tutti con partenza e arrivo da Piazza Cavour, nel centro di Bettona. Tre viaggi davvero multisensoriali, ma qualificanti a tutti gli effetti. La gara dei 50 km fa ottenere 2 punti per la classifica UMTB 2019 e poi è valida come campionato italiano e Grand Prix IUTA, come pure per il Trofeo delle regioni IUTA di U-T corto. Senza dimenticare che tutte le famiglie sono invitate alla Bettona Trekking, una fantastica escursione nel bosco, per adulti e bambini».

Poi, la chicca della Mountain Bike…

«In realtà, è una ragione tecnica concreta. Il coinvolgimento del territorio, l’appoggio dell’Amministrazione locale e l’impegno dell’assistenza, dei volontari per la definizione dei percorsi meritava che costruissimo un evento ancora più completo. E così, domenica 29, sugli stessi sentieri si svolgerà la seconda edizione della Bettona Etruscan MTB, anche questa su due distanze Extreme 50 km e Soft 20 km con tanto di Campionato Italiano Asics annesso. Infine, abbiamo contemplato anche la super combinata, Trail Running + Mtb, divisa in silver (12 km trail e 25 km Mtb) e Gill (25 km Trail e 25 km Mtb). E a giudicare dalle adesioni, la combinata piace tanto».

Già, qual è stata la risposta in termini di partecipanti?

"Abbiamo chiuso da poco le iscrizioni superando quota 400, un successo considerato che siamo appena nati e in 130 faranno la 50 km. Ma quello che più mi stupisce è la capacità di un evento così giovane di attrarre appassionati da tutta Italia, Valle d’Aosta, Sicilia, Puglia, ma anche da Stati Uniti, Francia, Spagna e Ungheria".

Sport, turismo e enogastronomia: la ricetta perfetta?

«Forse sì, diciamo che il combinato disposto è un’attrazione molto forte anche per coloro i quali non sono necessariamente dei malati della corsa o della Mtb. TripAdvisor quest’anno ha definito la cucina umbra la migliore d’Italia, quindi perché non affiancare all’esperienza running o bike, l’altro piacere, quello del palato, mentre visiti posti da incanto?».

Può essere il futuro degli eventi legati al nuovo wellness naturale, l’anima green dello sport in un momento di grande attenzione all’ecologia in tutto il mondo?

«Ce lo auguriamo, perchè abbiamo il privilegio di vivere in un Paese unico con grandi risorse ambientali, spesso però misconosciute o non utilizzate nella maniera corretta. E dobbiamo fare di tutto per tutelarle e farle vivere in tutto il loro splendore, anche grazie a eventi capaci di abbinare al fascino sportivo quello di location emozionali e di un patrimonio da valorizzare, anche da punto di vista social. Inteso, non solamente come fenomeno di massa, ma socializzante a tutti gli effetti».

Buona ripartenza e buona fatica.


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