Fenomeno Jogging e la prima scarpa reattiva…ecco come sono nati

Alla scoperta delle origini del podismo come lo pratichiamo ai giorni nostri.
Fenomeno Jogging e la prima scarpa reattiva…ecco come sono nati
Cesare Monetti
3 min

Quando è nato il podismo come lo conosciamo ai giorni nostri? Di certo in una epoca molto recente, specialmente quello amatoriale. Il podismo deve la sua diffusione a Bill Bowermann, allenatore di grandi talenti ed imprenditore, fondatore della azienda Nike.

Bowermann si recò in Nuova Zelanda dove incontrò l’allenatore Arthur Lydiard, i cui atleti avevano ottenuto ottimi risultati con il metodo LSD, cioè Long Slow Distance. Bowermann decise di trarre profitto di questa esperienza e da lì nacque lo jogging, l’antesignano della corsa a piedi. Lo jogging, infatti, prevede una corsa molto lenta, più che altro dei balzi ripetuti. Lentamente, i parchi divennero dei posti dove, oltre a camminare e rilassarsi, si vedevano i primi podisti.

LA MULTA - Ma non è stato tutto semplice. I primi podisti indossavano vecchi vestiti e correvano al mattino prestissimo per evitare di essere multati per “uso improprio del marciapiede”, ciò permetteva contemporaneamente anche di essere notati meno in quanto si trattava di una abitudine nuova, vista con sospetto.

Tuttavia, il fenomeno prese subito una piega di rilievo, prova ne è che nel 1968 il New York Times pubblicò un articolo su “quegli strambi individui che correvano nel loro tempo libero”. E’ qui che il 33enne John Rieben racconta di aver iniziato a correre regolarmente all’alba sotto gli sguardi dei vicini, incuriositi ed increduli. Nello stesso anno il Chicago Tribune dedicò un’intera pagina a un articolo intitolato “Jogging: il nuovo modo di stare in forma“. 

LA PRIMA SCARPA NIKE - Il fenomeno dilagò e Bowermann, insieme a Phil Knight, fondò la Nike. Mentre faceva colazione con dei waffle preparati da sua moglie con un apposito apparecchio, Bowermann ebbe l’intuizione che quelle scanalature potessero costituire un ammortizzatore. Fu così che “prese in prestito” la macchina per preparare i waffle per produrre le Waffle Racer, scarpe leggere e performanti che hanno dato le origini alle moderne scarpe da podismo.

Ma veniamo al podismo moderno, dove si possono descrivere primati quasi di ogni tipo, più giovane, più vecchio, corsa più lunga, più fredda, su terreno più aspro, più insolita, con abiti particolari, senza scarpe, con scarpe con tacco, in orari o giorni speciali, corsa con strumenti musicali, palloni, trampoli e la fantasia può veramente scatenarsi.

Dalle origini del podismo ad oggi siamo giunti ad una esasperazione di questa attività, sembrerebbe essere diventata quasi uno stress, un vero e proprio impegno. Rispetto al passato, colpisce il fatto che si vada a correre con un abbigliamento specifico, con dotazioni tecnologiche eccezionali, se si pensa ai gps che, ormai, soddisfano proprio tutte le esigenze e, cosa più significativa, correre non è più un mezzo ma un fine.

 


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