La storia: nel 2018 un batterio fermò Robby Andrews, grande campione USA

Il grande campione americano Robby Andrews fermato nel 2018 dalla malattia di Lyme
La storia: nel 2018 un batterio fermò Robby Andrews, grande campione USA
Cesare Monetti
3 min

Nel 2018 il 29enne mezzofondista statunitense Robby Andrews era all’apice della sua carriera sportiva. L'allora 27enne aveva appena corso una delle sue gare più veloci di sempre: 3:36 nei 1500 metri all'Oslo Diamond League Meeting in Norvegia, dove aveva battuto persino il fenomeno 18enne Jakob Ingebrigtsen. Ecco perché, per Andrews, vincitore del titolo nazionale 800 m outdoor, primatista nazionale indoor negli 800m e nei 1000m, quarto al mondo indoor nel miglio 1000 nel 2016 e nei 1000 nel 2017 e tanto altro ancora, quello che è successo due settimane dopo è stato un enorme shock.

Ai campionati USATF a Des Moines (Iowa) del 21 giugno, Andrews era  fiducioso che avrebbe corso al meglio i 1500m, tuttavia, a metà gara si è reso conto che non aveva più energie, classificandosi quinto nella sua batteria, automaticamente escluso dalla finale. Dopo la gara, Andrews era confuso e nei giorni a seguire ha manifestato sintomi simil-influenzali. Per il mese successivo Andrews ha combattuto contro infezioni respiratorie e sinusali e febbre e si è recato dal medico che, però, ha escluso diverse patologie, tra cui la malattia di Lyme.

A causa dei contratti con alcuni sponsor, Andrews ha continuato a gareggiare in Europa, sempre con risultati molto deludenti come 3:44 nei 1500 metri al Lignano Meeting International in Italia e 1:52 sugli 800 metri nella Fiandre Cup Kortrijk in Belgio. Per il resto dell'estate, Andrews non è riuscito ad allenarsi che raramente e per soli 20 minuti, per il resto dormiva fino alle 10 al mattino e ben quattro ore al pomeriggio.

Poiché sua sorella ed il suo amico Donn Cabral (un olimpico di Londra 2012 e di Rio 2016 nei 3000m siepi) avevano avuto la malattia di Lyme, ne conosceva i sintomi e ha insistito per ripetere il test, questa volta positivo.

Dopo un approccio farmacologico olistico che lo ha portato a migliorare, Andrews ha avuto un nuovo calo della sua salute fisica ma anche un calo psicologico, due mesi in cui ha faticato a reagire e ha persino corso i 1000m ai Campionati nazionali degli Stati Uniti a Staten Island, arrivando ultimo e sfinito in 2:26.

Disilluso dal trattamento olistico, Andrews ha finalmente accettato una prescrizione di antibiotici a marzo, tuttavia, nonostante la cura, non è guarito. La malattia di Lyme è dovuta al batterio Borrelia burgdorferi, trasportato dalle zampe delle zecche. Questo batterio si nasconde molto bene dal sistema immunitario, per questo il primo test di Andrews era risultato negativo. A prenderlo in cura, il dottor Sivieri che lo trovò anche intollerante al glutine e al lattosio, quindi niente cucina italiana, un colpo duro per la sua nonna italiana!

Ad oggi, dopo diversi trattamenti, Andrews può dire di essere tornato quello di una volta ed è al lavoro per le qualifiche olimpiche.

 


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