Per correre serve un allenatore, no al fai da te. Sceglilo così

Non solo per andare forte, ma anche per chi cerca solo benessere e divertimento, un allenatore è importante per tanti motivi. Come sceglierlo e a cosa serve.
Per correre serve un allenatore, no al fai da te. Sceglilo così
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“Un allenatore è qualcuno che ti dice quello che non vuoi sentire, ti fa vedere quello che non vuoi vedere, in modo che tu possa essere quello che hai sempre saputo di poter diventare." Tom Landry

Famosa è questa frase del giocatore e allenatore statunitense Tom Landry che ci introduce all’argomento di cui vorremmo parlarvi oggi: l’importanza dell’allenatore. In tutti i nostri articoli, scritti finora, vi abbiamo sempre invitati ad affidarvi a un buon allenatore che costruisca su di voi il giusto allenamento. Nonostante la corsa sia uno sport alla portata di tutti, che necessita sostanzialmente di un buon paio di scarpe da running e un abbigliamento adatto, chi inizia a correre dovrebbe farlo con attenzione, diffidando delle schede fai da te, di schede reperite on line o di allenatori non professionisti. Scegliete la supervisione, i consigli e gli allenamenti di un buon coach.

PERSONALIZZAZIONE - Questo semplicemente perché in sua mancanza, presto o tardi, potrebbero sorgere problemi. Un allenamento errato potrebbe causare spiacevoli conseguenze posturali, infortuni, sovraffaticamento e molto altro. Il fisico va abituato ad eseguire correttamente la meccanica di corsa, lo stretching, bisogna capire la propria condizione fisica per poi fissare i propri obiettivi in base a questa. Sono consigli e pratiche fondamentali che vi daranno risultati nei tempi giusti. Ognuno è diverso, ha bisogno di una tipologia di esercizio o allenamento rispetto ad un altro. È giusto impostare sedute di allenamento in base alle proprie necessità, con tempi di apprendimento differenti e recuperi personalizzati. Un buon allenatore comprende e capisce tutto questo, creando una scheda basata sulla soggettività dell’atleta. Aiuta ad evitare errori nello svolgimento di un esercizio, a fare progressi nelle varie sessioni di allenamento. Anche se dopo un po' la tentazione di fare da soli sarà molto forte è sempre bene non abbandonare completamente la figura del coach. Se gli atleti professionisti vengono seguiti, perché noi non dovremmo?

MOTIVATORE - Molti potrebbero non ambire a grandi risultati e accontentarsi della corsetta fai da te sotto casa, ma è soprattutto in quei casi in cui ci si deve focalizzare sul proprio benessere senza sbagliare e avere intoppi nella preparazione. L’allenatore educa alla forza di volontà, all’ordine, alla costanza e allo spirito di sacrificio, costruendo l’atleta in tutte le sue componenti, psicologiche e fisiche. Fornisce la motivazione, che è la forza che spinge qualsiasi uomo ad agire per soddisfare le proprie esigenze. Non è solo un semplice tecnico, ma anche uno psicologo, poiché riesce a dare un equilibrio emozionale nel suo atleta. Concetti come motivazione, leadership, potere, soddisfazione influenzano profondamente la relazione che si instaura tra allievo e insegnante. Sa creare empatia con il suo atleta, trasmette sani principi educativi, trova lo stimolo giusto per ogni situazione, una parola, un cenno, ma anche quando occorre sa alzare la voce.

QUALE SCEGLIERE - Ovviamente ogni allenatore è diverso, sta a voi cercare quello giusto e, se siete insoddisfatti, potete sempre cambiare. C’è chi preferisce gli allenatori energici, chi ama quelli che con pacatezza ti portano a lavorare con profitto. Non c’è una ricetta migliore di un’altra. Dovete crearla voi, ma non fate l’errore che basti sempre e solo la “tabella”. È solo il punto d’inizio, tutto il resto sono le correzioni che l’allenatore apporta mensilmente, settimanalmente o addirittura giornalmente. Altresì ciò che le tabelle scovate sul web, o i rapporti con allenatori non professionisti, non possono darvi è la fiducia! Voi credete nell’allenatore e lui crede in voi. Che voi siate top runner o tapascioni, lui crederà sempre in voi e nel lavoro che vuole farvi fare. Non sarete i soli a faticare, lui con voi. Lavorerà perché possiate eccellere, in qualsiasi distanza, per qualsiasi obiettivo. Sarà la persona su cui potrete sempre contare, nel bene e nel male. Una cosa che una tabella fai da te non potrà mai darvi è lo sguardo d’intesa, il vero e unico canale di forza tra l’atleta e il suo coach.

Testo a cura di Dott.ssa Isabella Calidonna, storico dell'arte, guida turistica, tecnico Fidal, preparatore fisico Coni e founder ArcheoRunning.


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