Corri la Stracandiolo virtual run e fai del bene alla ricerca

Al via dal 26 al 28 giugno la Stracandiolo virtual run, si corre per la ricerca sul cancro. Iscrizioni aperte per tutti e tre i giorni
Corri la Stracandiolo virtual run e fai del bene alla ricerca
Cesare Monetti
5 min

Da oggi, 26 giugno, a domenica 28 giugno sarà Stracandiolo Virtual Run, la corsa che raccoglie fondi a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro Onlus e a sostegno dell’Istituto di Candiolo.

Ognuno potrà partecipare, ovunque si trovi. Basterà compilare il modulo di iscrizione sul sito www.teamarathon.it nella pagina dedicata alla gara, e scegliere una delle quattro possibilità di donazione proposte. La donazione minima è di € 5,00. Sarà possibile iscriversi in ogni momento, anche nei giorni di “gara”.

A quel punto, l’unica cosa ancora da scegliere sarà la distanza: 1, 5 o 8km. Potrà essere corsa outdoor o su tapis roulant.

Per poter rendere più avvincente e interessante l’evento, ognuno dovrà postare una propria testimonianza attraverso foto/video da inviare via messenger di facebook - www.facebook.com/TorinoIsFaster/ - o via mail all’indirizzo stracandiolo@teamarathon.it personalizzando il video con il messaggio vocale: «Io Corro la #stracandiolo2020, la ricerca non si ferma, sostienila anche tu!».

Dal 30 giugno tutti gli iscritti potranno scaricare un attestato di partecipazione personalizzato direttamente dal sito www.teamarathon.it .

«Abbiamo voluto mantenere vivo questo appuntamento molto importante, che permette a tutti noi di ringraziare e sostenere i ricercatori per tutto quello che fanno – afferma Alessandra Viano, amministratore di Team Marathon, co-organizzatore dell’evento nel LIVE di presentazione dal titolo “Il potere della corsa” trasmesso giovedì 25 giugno sulla pagina Facebook dell’associazione -.  Abbiamo cercato di mantenere il più possibile tutte le caratteristiche di un evento classico.»

Un evento che vede anche l’adesione di UniCredit: «È un piacere essere qui a rinnovare una storia che condividiamo – racconta Fabrizio Simonini, Regional Manager Nord-Ovest dell’istituto bancario -.  A rendere grande questa manifestazione sono le persone che vogliono fare del bene. Essere una banca oggi, vuol dire essere un distributore di valori, come mettere insieme degli individui per fare qualcosa di straordinario. Avremo un nostro team che correrà la Stracandiolo e questo “smart running”, per noi è una fortuna: ci permette di essere parte attiva della manifestazione.»

«Il ringraziamento va anche ad Ambrogio Intermodal – continua Alessandra Viano -, che corre con Stracandiolo da oltre 20 anni. Con il suo terminal di Candiolo, a pochi chilometri dalla sede della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro, è sempre stato in prima linea per sostenere la ricerca.»

PACCO GARA VIRTUALE E PREMI PER LE SOCIETÀ

«Abbiamo creato anche un pacco gara virtuale, che gli iscritti riceveranno dal 30 giugno – riprende Viano -: sarà costituito da voucher dei nostri partner come ISEF, Galup, Central Motor Torino, BioMoove. Anche noi abbiamo dato il nostro contributo inserendo buoni sconto per corsi di running serali che riprenderemo a settembre. Saranno anche premiate le società più numerose con voucher di Lavazza e del Comune di Carmagnola, che partecipa con la Fiera Nazionale del Peperone.»

LA RICERCA NON SI FERMA

«Abbiamo finalmente riaperto la ricerca – spiega Enrico Berrino, ricercatore dell’Istituto Candiolo -. E questo è fondamentale per andare avanti. Negli ultimi anni abbiamo fatto passi importanti, la terapia personalizzata sta dando ottimi risultati. Diciamo che siamo agli ultimi 4-5 chilometri di una maratona e siamo in tanti a correrla. La cosa importante e non fermarsi davanti alle difficoltà per tagliare il traguardo.»

AVANTI TUTTA CON LEONARDO CENCI

Al LIVE è intervenuto anche Federico Cenci, fratello di Leonardo, maratoneta venuto a mancare a gennaio 2019 per un cancro: «Leonardo anche oggi presenta qualcosa di significativo: era innamorato della vita e della corsa e questo l'ha portato a vivere la sua malattia in un certo modo. Non si è mai chiuso dentro una stanza a piangere, ma ha condiviso la sua situazione ed esperienza. Lui ha sempre ripetuto, con il sorriso, che di cancro si vive e si vive una vita non da serie B. Oggi, con Avanti Tutta, l’associazione che lui stesso ha fondato nel 2013, portiamo avanti il suo messaggio. La ricerca? È fondamentale: a Leonardo avevano dato qualche mese di vita dopo la diagnosi, ha vissuto altri 7 anni grazie a un nuovo farmaco. Ringrazio tutti i ricercatori per l’immenso lavoro».

 

 

 

 

 

 


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