Venezia, ci siamo: domenica la Hoka One One Venicemarathon One For All

Si corre domenica mattina la Hoka One One Venicemarathon One For All, tre atleti in rappresentanza delle migliaia che avrebbero dovuto correre la maratona veneziana, partiranno da Stra verso Venezia in totale sicurezza sanitaria
Venezia, ci siamo: domenica la Hoka One One Venicemarathon One For All
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Venezia - Si alza ufficialmente il sipario sulla HOKA ONE ONE Venicemarathon One For All che domenica mattina, con partenza alle ore 10, vedrà sfilare da Stra a Venezia, in una “maratona simbolica” unica al mondo, l’ultramaratoneta azzurra Eleonora Corradini, il portacolori del Venicemarathon Running Team Gabriele Gallo e il campione paralimpico Pier Alberto Buccoliero, atleta del team di Alex Zanardi Obiettivo3. Questi sono i tre ‘alfieri’ scelti da Venicemaraton per rappresentare e simboleggiare tutti coloro che avrebbero voluto quest’anno correre la Maratona di Venezia.

I tre protagonisti sono stati ospiti, venerdì mattina, della presentazione streaming ospitata sulla pagina Facebook di Venicemarathon e nella Virtual Arena del portale Venicemarathon, ovvero l’area interattiva che in questi giorni sta raccogliendo calore e affetto da tutto il mondo, attraverso video messaggi da parte di atleti, istituzioni, sponsor e amici.

Il talk, condotto dal General Manager di Venicemarathon Lorenzo Cortesi, ha visto la partecipazione anche di Alessio Ranallo, responsabile marketing e comunicazione di Artcrafts Int. che distribuisce in Italia il marchio HOKA ONE ONE, title sponsor della manifestazione, di Julia Jones responsabile del “Venicemarathon Pacing Team” e ovviamente del presidente di Venicemarathon Piero Rosa Salva.

Oggi è il momento di celebrare questi tre eroi che hanno avuto il coraggio di accettare una sfida diversa, che porta un messaggio di solidarietà e vicinanza a tutte le migliaia di persone che avrebbero voluto correre quest’anno la nostra manifestazione. Organizzare un evento così inedito, anche se per poche persone, è stato comunque molto impegnativo. Ma è proprio dal territorio, dalle sue massime autorità e dal mondo dei runners che abbiamo sentito una forte spinta per andare avanti a realizzare questo progetto. Faremo tutto in sicurezza e con la massima cautela e mi appello al pubblico affinché non si creino assembramenti”. Queste le parole di un commosso Piero Rosa Salva che nel finale, si è lasciato andare in un liberatorio “Forza Alex”. Alex Zanardi è, infatti, grande amico di Venicemarathon e proprio a Venezia nel 2009 fece il suo debutto in handbike.



La ventinovenne romana Eleonora Corradini che dal 2015 ad oggi ha corso ben 130 gare tra maratone e ultramaratone, sa benissimo che questa manifestazione avrà un sapore del tutto speciale: “Di gare ne ho corse moltissime nella mia carriera, ma questa sarà davvero diversa dalle altre e la correrò con ancora più entusiasmo, perché porterò con me la responsabilità e la gioia di correre anche per gli altri” .

Per il veneziano quarantenne Gabriele Gallo questa sarà la nona Venicemarathon di carriera “Ringrazio il presidente Rosa Salva e il mio team per questa splendida opportunità. La Venicemarathon è l’unica maratona che ho sempre corso dal 2012 ad oggi, perché è la maratona della mia città, per cui ne sono innamorato, e poi perché sono diventato uno specialista delle corse in montagna. Anch’io, come Eleonora, sono onorato di poter correre domenica anche per gli altri”.

Il messaggio che Pier Alberto Buccoliero (32 anni di Manduria) ha voluto trasmettere, evoca molto un concetto caro proprio a Zanardi: la resilienza. “La forte volontà della famiglia Venicemarathon di voler portare avanti una tradizione a tutti i costi rappresenta per me quel sentimento di resilienza che c’è in tutti noi. Mi unisco al coro dei miei compagni di avventura nel dire che sono davvero felice di poter rappresentare domenica tutti gli handbikers e gli atleti disabili d’Italia e del mondo e soprattutto che correrò per Alex Zanardi”.

Il termine di resilienza, ovvero quella capacità di superare le difficoltà, è molto caro anche ad Alessio Ranallo, “Come un atleta fa appello alla resilienza nel momento di maggior difficoltà per tirare fuori il meglio di sé nelle situazioni più difficili, così stanno agendo gli organizzatori di Venicemarathon che in un momento di estrema difficoltà non si sono lasciati soccombere ma hanno reagito inventandosi un progetto davvero innovativo, e allo stesso modo ha reagito anche il nostro team che ha accolto e sposato quest’idea”. Ranallo ha poi informato che HOKA ONE ONE ha selezionato due atleti del suo team, professionisti della fatica, per affiancare i tre atleti domenica in gara. Si tratta di Alessandro Degasperi, due volte vincitore dell’Ironman di Lanzarote, il più duro del circuito e di Elisa Sortini, neo campionessa italiana di staffetta di corsa in montana.

Julia Jones, oltre a tradurre in inglese (sua lingua madre) alcuni degli interventi per il pubblico straniero, è intervenuta ricordando che tutti i pacers del progetto hanno corso o stanno correndo virtualmente la Venicemarathon per continuare a dispensare consigli utili a chi ne ha bisogno e ha poi svelato i nomi dei tre pacers che domenica affiancheranno gli atleti in maratona. Si tratta di Giuseppe Bossi, Marco Manucci e Marco Boschi.

Infine Lorenzo Cortesi, dopo aver ancora una volta ricordato come questa edizione speciale sia vicina ad Alex Zanardi e alla sua famiglia e dopo aver presentato il pettorale, la maglia e la medaglia che portano la firma del grande grafico americano da poco scomparso Milton Glaser, è entrato nei dettagli della manifestazione: “La gara sarà trasmessa in diretta da mezzogiorno sui canali social di Venicemarathon. Abbiamo avuto richiesta di immagini da molti paesi stranieri tra cui, giusto per citarne alcuni, Stati Uniti e Messico, e dalla Rai. La telecronaca sarà curata da Miki Barone, speaker storico di Venicemarathon e da Julia Jones. La carovana sarà composta da 2 moto apripista della polizia, 2 auto della BMW per l’assistenza agli atleti e l’ambulanza della Croce Verde. Anche in questo caso, ci siamo attenuti scrupolosamente ai protocolli sanitari e abbiamo contingentato il numero di persone che potrà essere al seguito della corsa. Abbiamo, infine, deciso di allestire l’arrivo davanti alla Basilica della Salute, non essendoci ovviamente il ponte di barche per attraversare il Canal Grande e faremo così un tuffo nel passato, alle edizioni intercorse dal 1987 al 1990 quando la Maratona di Venezia si concludeva proprio qui”.

Tra i tanti saluti istituzionali pervenuti, in particolare dal sindaco Luigi Brugnaro e dall’assessore regionale Cristiano Corazzari, si unisce anche Pino Musolino, Commissario Straordinario dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, che dichiara: “L’ultimo tratto di questa bellissima corsa passa proprio attraverso il nostro waterfront, ed è una tradizione che siamo fieri di portare avanti, collaborando a una delle attività più belle e “salutari” non solo per la nostra Città, ma per tutto il territorio. Quest’anno l’edizione è certamente segnata dagli effetti della pandemia, però sappiamo bene che la caratteristica principale di chi corre è la resilienza; il corridore lo sa che giunto agli ultimi metri deve stringere ancora di più i denti per tagliare finalmente il traguardo e noi vogliamo fare questo, correre assieme questo ultimo miglio per riabbracciarci in presenza il prossimo anno, con una Venice Marathon ancora più bella ed emozionante”.


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