Laura Colombo, la campionessa coi bastoncini: “Il Nordic Walking mi regala tantissime soddisfazioni”

Domenica 9 maggio a San Giorgio Su Legnano al via una gara di camminata nordica organizzata dall’Us Sangiorgese, già organizzatori del mitico Campaccio Cross Country.“Nordic Walking uno sport completo sul piano tecnico e muscolare, tante regole ma anche tanta natura. E che da qualche anno anche agonismo”
Laura Colombo, la campionessa coi bastoncini: “Il Nordic Walking mi regala tantissime soddisfazioni”

SAN GIORGIO SU LEGNANO – Domenica 9 maggio in scena il 1° Sangiorgese Nordic Walking powered by LTC - Seconda prova del Circuito Tricolore Campionato Italiano FIDAL 2021, si gareggia nella sede dello storico Campaccio Cross Country con start alle 13.30 per le donne e 15.30 per gli uomini.

A sfidarsi saranno un centinaio di atleti agonisti in una disciplina relativamente giovane, nata nei paesi scandinavi nel 1997 grazie all’intuizione di Marko Kantaneva per sopperire nella stagione estiva all’allenamento degli sciatori di fondo.

In Italia il Nordic Walking è in crescita esponenziale e trova i riferimenti nell’unica scuola certificata dalla FIDAL-Nordic Walking, la Scuola Italiana Nordic Walking fondata e presieduta da Fabio Moretti, anche coach della Campionessa Italiana ed Europea Laura Colombo, in questi giorni vicina all’Us Sangiorgese nell’organizzazione di questo primo evento che potrebbe diventare un grande classico annuale della specialità.

Laura, come si è avvicinata a questo sport?

“Sono sempre stata molto sportiva. Da bambina ho praticato la ginnastica artistica, frequentato la scuola di danza, giocato a basket e poi mi sono dedicata all’atletica, in particolare al mezzofondo. A causa di un problema alla schiena ho dovuto smettere di correre e mi è stata consigliata la pratica del Nordic Walking, uno sport che ho subito amato per il gesto tecnico, la capacità di sviluppare armoniosamente la muscolatura, in maniera così completa da essere paragonabile al nuoto, il contatto con la natura e la possibilità di svolgerlo in solitaria ma anche in squadra.”

Ci dica qualcosa della tecnica

“Ci sono diverse regole da rispettare, a livello agonistico i giudici, come nella marcia, verificano la correttezza del gesto tecnico degli atleti che, dopo i primi due richiami ufficiali, ricevono una penalizzazione di un minuto di sosta e possono anche venire espulsi alla quarta segnalazione. Il bastoncino è l’elemento fondamentale che contraddistingue la disciplina così come è altrettanto fondamentale mantenere una tecnica ben definitiva da un punto di vista biomeccanico. In termini di attrezzatura, oltre ai bastoncini servono solo delle scarpe con un po’ di grip, dato che si pratica sullo sterrato.”

Perché si dovrebbe scegliere di praticare Nordic Walking?

“In gergo diciamo che è un po’ come tornare a camminare su quattro arti, un ritorno alle origini. Il motivo principale è che è molto salutare, è uno sport che non ha intrinseco un concetto di velocità, quindi permette di avere dei benefici senza stress. Ho partecipato ad uno studio scientifico in cui un gruppo di pazienti con il Morbo di Parkinson ha utilizzato il Nordic Walking per trovare sicurezza nella camminata e richiamare gestualità istintive e naturali. I risultati, esaminati da un Neurologo ed uno Psicologo, sono stati sorprendenti e fanno ben sperare per questa categoria di pazienti.”

Chi pratica questo sport?

“Purtroppo, in Italia questa disciplina è vittima di pregiudizi. Si ritiene che sia poco faticoso e allenante e per lo più che si tratti di un’alternativa al passeggiare. Per questa ragione gli uomini si avvicinano meno delle donne e non è ancora uno sport che sceglierebbero i ragazzi. Per ora gli atleti più giovani hanno almeno trent’anni. Mi piacerebbe poter entrare nelle scuole e fare informazione, trasmettere i rudimenti, proprio come nei paesi nordici dove si pratica il Gioco Nordic, un utilizzo ludico ma di grande efficacia psico-motoria che permette anche ai bambini di trovarlo divertente.”

E’ anche un’insegnante?

“Dopo il corso base ho voluto frequentare il corso da istruttore presso la Scuola Italiana Nordic Walking, la più grande d’Italia e tra le organizzazioni più important al mondo. Adesso tengo dei corsi con delle uscite settimanali di allenamento e quello che mi piace è che anche in questo sport la squadra fa la differenza. Da tutte le ore di sport che ho praticato ho imparato che lo sport è una scuola di vita, insegna ad andare oltre, a sopportare la fatica, a scacciare le negatività, ad avere un riferimento che ti impedisce di mollare, perché altre volte ce l’hai fatta. Ho legato il progetto AviSport alle attività di Nordic Walking, cerco di trasmettere i concetti di benessere attraverso lo sport, l’alimentazione ed uno stile di vita sano.

Nella vita è un’operatrice sanitaria, cosa pensa di quanto abbiamo vissuto in pandemia in merito allo sport?

“Credo che sia stato un enorme sacrificio rinunciare allo sport, attività come il Nordic Walking che si praticano all’aria aperta possono solo regalare benessere. E’ stata un’esperienza dolorosa…”

Veniamo ai suoi successi, pluricampionessa italiana ed europea…

“L’agonismo non era nei miei piani ma durante un evento in cui prestavo servizio mi hanno attaccato un pettorale addosso. Ho concluso la gara in seconda posizione e mi si è aperto un mondo. Il resto lo ha fatto la mia verve agonistica e così ho vinto il titolo italiano nel 2017, 2018 e 2019 e quello europeo nel 2019. In Europa le mie avversarie più agguerrite sono le spagnole, le polacche e le tedesche. Al momento la federazione riconosce solo la distanza di 10 km, addirittura nel 2017 le donne competevano sui 5 km. Ma c’è nell’aria un odore di cambiamento…”

C’è il suo zampino nel 1° Sangiorgese Nordic Walking powered by LTC?

“Ho il merito di allenare Gianluigi Bertelli, che si è innamorato di questo sport proprio per la sua caratteristica di regalare benessere e che insieme all’Us Sangiorgese ha voluto fortemente questo evento. Sono davvero contenta di essere utile a qualcuno e di aver, magari, dato linfa a questo movimento. E’ un tipo di emozione che provo quando i miei allievi mi raccontano i loro progressi, la loro voglia di praticare e di fare squadra, credo di poter affermare che sia la medaglia di cui vado più fiera, nonostante il Nordic mi abbia permesso di avere anche delle straordinarie gratificazioni sul piano atletico.”

Ci sarà domenica?

“Sarò presente ma non in veste di atleta, voglio dare una mano a far crescere questo nuovo campo appena seminato”.

 


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