Sempre presenti 22 Senatori di Acea Run Rome The Marathon, i loro risultati

Sono un patrimonio di storia ed emozioni della maratona di Roma. Su 26 presenti all’ultima edizione del 2019, quest’anno in 22 hanno tagliato il traguardo. Ecco i loro risultati
Sempre presenti 22 Senatori di Acea Run Rome The Marathon, i loro risultati
Cesare Monetti
4 min

Lo sport serve la società fornendo vividi esempi di eccellenza
George F. Will

ROMA – Conclusa da pochi giorni la 26^ edizione di Acea Run Rome The Marathon, una giornata speciale in cui a Roma è tornata la grande maratona internazionale dopo oltre un anno di assenza forzata a causa della pandemia. Finita la cronaca di gara, rimangono le emozioni, le storie e i personaggi da raccontare. Oltre 6600 sono i finisher tra la maratona e la staffetta Acea Run4Rome, ognuno di questi runner ha avuto una motivazione speciale dentro di sè per per allenarsi ed esserci.

I SENATORI – Acea Run Rome The Marathon può vantare uno schieramento speciale in partenza di ogni edizione, quella dei “Senatori”, uomini e donne che vivono la maratona di Roma come un richiamo quasi viscerale, un amore intenso, un qualcosa a cui è impossibile mancare. La loro passione è nata con la stessa manifestazione, loro ci sono da sempre, da ben 26 edizioni. Uomini e donne che conducono una vita normale, fatta di lavoro, famiglia e svariati impegni e che fanno di tutto per allenarsi ed essere in buona forma nella data prestabilita. Sono loro che possono raccontare come sia stato correre con la pioggia, con il vento, con il caldo, il traguardo più bello, l’edizione speciale, i personaggi che hanno fatto grande la maratona di Roma e quante amicizie possano consacrarsi a ritmo di corsa. Ve le possono raccontare tutte, le hanno vissute, le hanno corse tutte quante.

I NUMERI – Sulla carta erano 26 i ‘Senatori’ che avevano partecipato a tutte le 25 edizioni precedenti, l’ultima della quale nel 2019. Sulla linea di partenza domenica scorsa sono stati 22 i partenti, ben 21 gli uomini: Domenico Anzini, Aldo Avella, Franco Baccari, Pietro Bernardo, Franco Boldini, Vanni Casarini, Gianni Corsi, Sandro Curzi, Annunzio Di Gioia, Lyonel Fayard, Stefano Gavazza, Franco Lodovichi, Gianni Montanari, Felice Nucci, Giuseppe Nucera, Alberto Orlandi, Vincenzo Pelliccia, Giovanni Sippelli, Francesco Tartasi, Fausto Vaiani, Raffaele Zona. Una sola la ‘Senatrice’ in gara: Silvana Ciocchetti.

Il più giovane è Franco Boldini, classe 1974, ha iniziato questo lungo cammino a soli 21 anni e domenica ha concluso la sua fatica in 4h46’42”; il più maturo è Domenico Anzini, nato nel 1939 e capace di tagliare il traguardo in 5h57’01”. Il più veloce è stato Lyonel Fayard che ha onorato la tradizione giungendo all’arrivo in 3h24’16”, più staccato l’ultimo, Gianni Corsi che ha conquistato la medaglia in 6h57’03”. L'unica donna, Silvana Ciocchetti giunge al traguardo in 6h37’24”.

Non sono solo romani i Senatori, nel gruppo anche uno straniero, il francese Lyonel Fayard, perso in questa storia d’amore con la maratona di Roma iniziata da ben 26 anni e destinata a non finire mai. L’Italia è rappresentata da Senatori provenienti soprattutto dal Lazio ma anche da Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Lombardia, Molise, Puglia e Toscana.

Una volontà che sembra essere al servizio dell’onore, quello di essere parte integrante della manifestazione, di averla vista nascere, crescere, trasformarsi, adattarsi ai nuovi runner. Un impegno nutrito dai ricordi, dalle emozioni, dal supporto di amici e parenti ma anche dal caldo tifo sul percorso, dalla voglia di riattraversare la “città eterna” per rivederne i monumenti, le strade, per lottare contro la fatica di correre sui sampietrini. Una battaglia di “odi et amo” fatta di fatica, sudore, sveglie impossibili per allenarsi e rinunce, tutto cancellato dalle emozioni di una nuova medaglia. Un vivido esempio di come lo sport possa fornire alla società eccellenze, senza che queste debbano tagliare il traguardo per prime.


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