Intervista a Franca Fiacconi "La Maratona è per noi donne"

Franca Fiacconi, vincitrice della maratona di Roma e di New York racconta come la corsa sia per le donne “ La corsa ci chiede poco tempo e ci dà grandi risultati, in una vita complicata come la nostra è il meglio che si possa desiderare ”.
Intervista a Franca Fiacconi "La Maratona è per noi donne"
Cesare Monetti
6 min
ROMA - Il running è sempre più rosa. Nel rapporto 'The state of running 2019' (RunRepeat-Iaaf, https://runrepeat.com/state-of-running) si legge che il 50,24% dei partecipanti alle gare amatoriali (maratone, mezze maratone, 10km e 5km) è al femminile. Dalla graduatoria annuale dedicata alla maratona stilata dalla rivista Correre si scopre che il numero delle donne finisher di una 42km almeno, nel 2019, è stato in aumento del 5% rispetto all’anno precedente.


Le donne che corrono sono sempre di più e al di là delle statistiche basterebbe fermarsi nei diversi luoghi di allenamento in tutte le città d’Italia per rendersi conto che la presenza femminile è sempre più rilevante.

A parlare di donne e running è la romana Franca Fiacconi, oggi allenatrice, ma qualche anno fa straordinaria maratoneta vincitrice della maratona di New York nel 1998 (unica italiana a riuscirci) e della maratona di Roma nello stesso anno.
Testimonial insieme a Giorgio Calcaterra dell'Acea Run Rome The Marathon 2020, è una vera fuoriclasse, dal carattere vincente, una leonessa nella vita e nello sport. Lei che corse la sua prima maratona nel 1989, quando «le donne che praticavano il podismo si contavano sulle dita di qualche mano. Basti pensare che la maratona femminile è stata introdotta alle Olimpiadi di Los Angeles solo nel 1984» puntualizza immediatamente.

Di passi in avanti le donne runner ne hanno fatti tanti dal quel 1984…
«Sicuramente! Una volta una donna che decideva di correre era l’eccezione, era considerata un “maschiaccio”. Non era uno sport per noi. Basti pensare che si era convinti che le lunghe distanze avrebbero potuto causare sterilità nella donna. C’era l’assurda divisione tra sport maschili e femminili: calcio e corsa per i primi, danza classica per le seconde, per fare solo degli esempi.»

Cosa è cambiato oggi?
«Siamo cambiate noi! Siamo più indipendenti, lavoriamo, ci stiamo convincendo sempre di più che da ricercare è il nostro benessere, che passa sì dall’estetista e dal parrucchiere, ma anche da un’alimentazione sana e dallo sport»

Perché tante donne scelgono la corsa?
«È lo sport che ci chiede meno e ci dà di più. La nostra vita è complicata, dobbiamo far quadrare impegni di lavoro e di famiglia. Possiamo correre ovunque, ci bastano un paio di scarpe da running e un completino; lo possiamo fare la mattina presto o anche in pausa pranzo. Nella maggior parte dei casi, esci di casa o dal lavoro e inizi a correre, non hai bisogno di raggiungere un posto preciso spostandoti con auto o mezzi pubblici. Correre ci dà libertà e ci sprona a migliorarci, sempre, portandoci a sfidare noi stesse.»

Da diversi anni fa anche l’allenatrice. Che cosa le chiedono le donne che si rivolgono a lei per cominciare a correre?
«Prima di tutto di perdere qualche chilo, di tornare in forma. Poi, quando ci hanno preso gusto, di prepararle per una “garetta”. Il profumo della sfida, anche solo con noi stesse, è nel nostro DNA.»

Il 29 marzo prossimo sarà al via dell’Acea Run Rome The Marathon. Che cosa rappresenta per lei la maratona di Roma?
«Sono nata a Roma e la mia prima 42km l’ho proprio corsa nella mia città. La correrò anche quest’anno per la sesta volta, ma l’emozione è sempre la stessa. Partire all’ombra al Colosseo mi mette addosso un’incredibile euforia, una sensazione bellissima di grandiosità e anche di mistero.»

Dà 3 consigli alle donne che correranno la prossima Acea Run Rome The Marathon?
«Il primo è un suggerimento tecnico: allenatevi su terreni mossi, facendo molto lavoro muscolare, perché il percorso della maratona di Roma con i suoi sampietrini metterà a dura prova le vostre gambe, ma è solo questione di allenamento, nessuna paura. Il secondo: lasciate a casa le cuffiette. Se siete di quelle che ascoltano la musica mentre corrono, stravolgere per una volta le vostre abitudini. Ascoltate il vostro corpo, le vostre sensazioni, guardatevi intorno, captate i rumori perché questa è una gara che vi riempirà il cuore. Il terzo: lasciate a casa anche il cronometro. A parte le battute, non venite a Roma per fare a tutti i costi la prestazione. Prendetevi il tempo per guardarvi intorno, calpesterete strade che hanno visto passare gladiatori e imperatori, attraverserete piazze che ci invidiano in tutto il mondo, una su tutte piazza di Spagna, vi ritroverete di fronte a monumenti che sono parte di tutti noi. Metteteci occhi e cuore e tornerete a casa soddisfatti, a prescindere dal risultato cronometrico.»

Acea Run Rome The Marathon ringrazia il title sponsor Acea, lo sponsor tecnico Joma – che a breve svelerà le nuove maglie, il media partner Radio 105, l’official electric car Nissan, il media partner romano Radio Globo, il nutrition partner Named, l’official water Acqua San Benedetto, gli official sponsor Vueling e Upim e gli official supplier L'Orto di Eleonora e Madi Ventura.

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