Giordan: "Lo sport mi ha salvato la vita. Voglio vincere le Paralimpiadi"

Le parole del campione di scherma reduce da due ori ai Mondiali di Pisa: "L'Italia è sempre stata una delle nazioni più forti"
Giordan: "Lo sport mi ha salvato la vita. Voglio vincere le Paralimpiadi"
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Il campione paralimpico di scherma Edoardo Giordan è reduce dal doppio oro ai Mondiali di Pisa, svolti al Palacus dal 18 al 21 novembre. Giordan, inoltre, è volto e portavoce della Fondazione Baroni per la ricerca, il sostegno e l'assistenza alla disabilità motoria e neuromotoria. 

"La prossima volta voglio esserci anch'io". Questa sua affermazione risale al 2016, ai giochi di Rio, dove era arrivato solo come spettatore. È uno di parola visto che poi a Tokyo 2020 è arrivato davvero. Che esperienza è stata per lei?
"È stata un'esperienza incredibile, trovarmi lì a competere con gli atleti più forti del mondo nella competizione più importante per un atleta è stato veramente il coronamento di un sogno, peccato per il risultato, potevo fare meglio!".

Certo questo sogno olimpico è stato un percorso tutto in salita: la malattia, una diagnosi errata, un difficile percorso di riabilitazione, ma lo sport sempre presente. Quali sono stati i momenti più difficili e le sue figure di riferimento?
"Il momento più difficile è stato quando uscito dal centro di riabilitazione sono tornato a casa e mi sentivo solo, depresso, senza sogni e obiettivi, lo sport mi ha completamente salvato e le figure più importanti sono state la famiglia, gli amici che mi sono stati sempre stati vicino, Andrea Pellegrini che mi ha fatto conoscere la scherma e mi ha aiutato ad abbattere le barriere mentali che mi ero creato".

E a proposito di grandi traguardi pochi giorni fa due ori a Mondiali di Pisa. Un’Italia della Scherma inarrestabile che si porta a casa 13 medaglie, è il vostro momento?
"L'Italia è sempre stata una della nazioni più forti nella scherma, l'ultima gara ne è stata un esempio, è stata anche una sorta di riscatto per le mancate medaglie alle paralimpiadi, meritavamo di ottenerne di più".

La sua esperienza le ha tolto tanto, ma le ha anche dato tanto come ha sottolineato in più di un’occasione. Per questo ha scelto di impegnarsi al fianco della Fondazione Giovan Battista Baroni con iniziative a sostegno delle persone con disabilità?
"Assolutamente si, la fondazione Giovan Battista Baroni è da 50 anni che finanzia progetti, iniziative volte all' inclusione sociale, all'assistenza,alla ricerca e alla possibilità di praticare sport a tutti i ragazzi con disabilità, lavoriamo a Roma e nella regione Lazio ed ogni anno mettiamo a disposizione dei bandi per ottenere un aiuto economico dalla fondazione per i progetti, ricerche e iniziative volte a migliorare la vita delle persone con disabilità".

Un sogno sportivo nel cassetto? Per quale traguardo si sta allenando dopo la Coppa del Mondo?
"Il sogno sportivo nel cassetto è quello di vincere le paralimpiadi, mi impegnerò al massimo e darò tutto me stesso per provare a realizzare questo sogno. A settembre dell'anno prossimo ricomincerà il percorso verso la qualificazione per le paralimpiadi di Parigi 2024, mi sto allenando per farmi trovare pronto per la qualifica e grazie alla Fondazione Giovan Battisti Baroni che mi ha donato una pedana da scherma professionale posso allenarmi al meglio e prepararmi per questi eventi così importanti".


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