Rossella Fiamingo: "Obiettivo Mondiale poi corro a godermi Paltrinieri"

La spadista catanese si racconta tra gli obiettivi immediati, il fidanzato Gregorio, la voglia di tornare a suonare il pianoforte e il master
Rossella Fiamingo: "Obiettivo Mondiale poi corro a godermi Paltrinieri"© EPA
Alberto Dolfin
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Un compleanno romano giovedì e poi la partenza per Il Cairo. Ieri è cominciata l’avventura iridata di Rossella Fiamingo, con l’intenzione di proseguire sull’onda lunga degli Europei di Antalya, dove ha infilzato due argenti, ritornando sul podio individuale a livello continentale a distanza di 7 anni dalla piazza d’onore di Montreux 2015. Ora, il sogno della trentunenne spadista siciliana è di issarsi su quei gradini anche nella rassegna che l’ha già incoronata regina mondiale per due volte consecutive a Kazan 2014 e Mosca 2015

Che sapore hanno avuto i due argenti europei? 

«Se me l’avessero prima di partire per la Turchia che avrei vinto due medaglie, ci avrei messo la firma perché arrivano dopo alcuni anni un po’ duri. Era dal 2019 che non facevamo un Europeo e avevo tanta voglia di tornare quella di prima. Ai Mondiali, senza sbilanciarmi troppo, l’obiettivo base è di andare a medaglia». 

Ha mai pensato di mollare? 

«Mai, né mi sono presa del tempo per pensarci. Al contrario, lo stop obbligato per la pandemia prima dell’Olimpiade di Tokyo mi ha aiutato tantissimo perché sono una persona instancabile e incontentabile, per cui l’unico modo per fermarmi era quello. Mi sono riposata e ho riordinato le idee, la routine che prima mi pesava mi è mancata tantissimo e ho ritrovato quella fame che mi serviva da tempo. Sono super contenta di come sta andando questa stagione e voglio chiudere in bellezza». 

Per l’Italscherma era tanta la voglia di rivincita dopo i Giochi senza ori? 

«Il problema è che vi abbiamo abituato benissimo. Abbiamo preso una medaglia in più rispetto a Rio (5 contro 4; ndr), ma è mancata quella d’oro e così ci sono state le polemiche. Per quanto mi riguarda, non ero soddisfatta per la gara individuale perché valevo il podio, ma mi ero rifatta col bronzo a squadre, un bel riscatto dopo che in Brasile non ci eravamo nemmeno qualificate». 

Ora, invece, il gruppo è rodato: si può sognare in grande? 

«Siamo un bel mix, anche come età. C’è Mara Navarria, poi ci sono io e, a scendere, Alberta Santuccio e Federica Isola. All’Europeo abbiamo confermato il terzo posto olimpico e del Mondiale 2019: adesso ci giochiamo un’altra medaglia importante, presentandoci da seconde del ranking».  

E a livello individuale? 

«Ci possono essere tante sorprese. All’assenza della campionessa olimpica in carica Sun Yiwen si è aggiunta anche quella dell’estone Katrina Lehis, che mi aveva eliminato nei quarti a Tokyo. Parto da terza nel ranking, mai così in alto dal 2015 e voglio salire ancora». 

Mentre lei si metteva al collo medaglie continentali, il suo compagno Gregorio Paltrinieri incantava in acqua a Budapest. Vi aspettano impegni inversi tra Il Cairo e Roma: pronti? 

«I nuotatori non sono abituati ad avere due rassegne così ravvicinate, per cui gli ho dato consigli. Io e Greg ci siamo trovati a fare le gare quasi in contemporanea e, quando è tornato, abbiamo festeggiato soltanto mezza giornata, poi sabato e domenica era già in acqua. Lui ha già la testa agli Europei, io sono pronta per i Mondiali, per cui ci godremo tutto alla fine». 

Già prenotate le vacanze? 

«Stiamo decidendo, andremo all’estero a fine agosto. Io finisco le gare già il 22 luglio, per cui finalmente potrò seguirlo e sarò a Roma a fare il tifo. Non vedo l’ora di vedere anche le gare in acque libere: ci sarà tantissima gente e anche io». 

Vi supportate a vicenda? 

«È come se facessimo un secondo sport: io cerco di aiutarlo al massimo nel nuoto e lui nella scherma. Ci capiamo al volo, lui mi aiuta tantissimo, perché trova sempre le parole giuste per darmi la carica e io cerco di fare lo stesso. E’ un grande campione, non si accontenta mai e come me ha iniziato l’avventura olimpica a Londra 2012. Ci gasiamo tantissimo». 

Parigi 2024 è il sogno comune: sarà anche l’ultimo a livello sportivo? 

«Manca pochissimo e noi parliamo spesso di sport a casa. Entrambi abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo e ci piace condividere questo avvicinamento: vogliamo divertirci tanto, ovviamente in termini di medaglie. Non credo possa essere un punto di arrivo, perché siamo innamorati di quello che facciamo e al momento vogliamo smettere il più tardi possibile. Viviamo alla giornata, senza preoccuparci del futuro». 

Lontano dalla pedana, che combina Rossella? 

«Sto facendo un master in alimentazione sportiva. Nell’ultimo periodo poi, non ho potuto suonare il pianoforte per un problema al dito, ma quando torno ricomincio». 

A cosa non resiste a tavola? 

«L’unico sfizio che mi concedo quando sono in Sicilia è la granita al cioccolato macchiata con mandorla: col panino e non con la brioche. Dopo il Mondiale, ci metto anche la panna». 


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