Scherma, Di Veroli: il tifo per Totti e l'argento ai Mondiali, la sua storia

Ha praticato danza classica, ha la passione per la Roma e ha anche rischiato di rimanere fuori dall'arena...
Alberto Dolfin
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Dal trono continentale alla piazza d’onore iridata. Tutto in quaranta giorni per Davide Di Veroli così da coronare una stagione che, in attesa dell’ufficialità della Fie, dovrebbe consegnargli in dote anche la Coppa del Mondo assoluta. Compirà 21 anni il prossimo 18 agosto, classe 2001 come l’astro del tennis Jannik Sinner e proprio come il tennista altoatesino ha un background sportivo davvero variegato e non limitato alla disciplina che l’ha consacrato. 

Danza

Oltre alla passione per la moto e per lo sci nautico, infatti, Davide ha praticato danza classica da quando aveva 5 anni fino ai 20. "È servita moltissimo per migliorare l’equilibrio e per darmi la migliore percezione del corpo quando mi trovo sulla pedana di scherma – racconta -. Insomma, pur tirando di spada, cerco di metterci l’aplomb da ballerino". La classe si vede nel poliziotto romano, come conferma il ct della spada Dario Chiadò: "Il suo punto di forza è che è molto freddo e solido mentalmente, non a caso lo scelgo sempre per chiudere gli assalti delle gare a squadre. La sua crescita è incessante e si sta completando sotto vari aspetti".  

Romanista

Cresciuto a Mostacciano, ha fatto il Liceo Coreutico e l’unico sport che ha abbandonato in fretta è stato il calcio, praticato dietro casa, senza però perdere la passione giallorossa: "Sono un grande tifoso della Roma e il mio idolo di sempre resta Francesco Totti". Gli stimoli non mancano nemmeno in famiglia, perché alle sue spalle si sta facendo largo il fratello minore Damiano, fiorettista che in primavera si è laureato campione mondiale Under 20. Ironia della sorte, anche lui a Plovdiv, dove Davide ha conquistato la corona continentale dei grandi. "Mi ha battuto perché io tra gli Under 20 mi ero “limitato” a due argenti, mentre avevo vinto due titoli mondiali tra gli Under 17. Sta crescendo davvero bene e sarei davvero felice di vederlo presto in Nazionale maggiore a vivere questi grandi appuntamenti con me". Piccolo aneddoto curioso: martedì, nel momento dell’arrivo del Presidente Mattarella, anche il fresco vicecampione iridato di spada maschile era rimasto fuori dall’Allianz MiCo a causa delle stringenti misure di sicurezza. Lui sorride e ci scherza su: "Poi sono riuscito a entrare e ho visto la finale di spada femminile di Alberta Santuccio. C’era così tanto tifo che mi ha fatto venire la pelle d’oca e mi ha ispirato per la mia gara. Lo scorso anno il Mondiale d’esordio del Cairo non era andato così bene, mi sono rifatto qui in casa. Questo è solo l’inizio, ora voglio dare il mio contributo anche per la gara a squadre"


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