© ANSAKronplatz-Plan de Corones (Italia) - Tessa Worley torna a vincere in Coppa del Mondo a distanza di più di due anni. La francese trionfa nello slalom gigante di Kronplatz-Plan de Corones e interrompe un digiuno che persisteva ormai da Soelden 2018. Dopo infortuni e acuti che l'hanno riportata ai vertici, Worley compie una seconda manche perfetta piazzandosi davanti alla svizzera Lara Gut-Behrami, staccata di 27 centesimi. Nei primi tre posti la certezza è Marta Bassino. La piemontese recupera dopo una prima manche non eccezionale, chiudendo sul gradino più basso del podio a 0''73 dalla prima, mantenendo la leadership nella classifica di specialità e guadagnando nella generale su Petra Vlhova, dodicesima ma sempre al comando della lotta per la Sfera di Cristallo. Sono tre le italiane nelle prime dieci oggi. Sofia Goggia, settima, precede a sorpresa Federica Brignone, la quale non riesce a esprimersi sempre come vorrebbe quest'anno. La bergamasca invece incassa punti pesanti in una specialità meno congeniale alle sue caratteristiche. Arrivano altri due piazzamenti azzurri nelle prime 30: si tratta di Elena Curtoni, ventiduesima, e Roberta Midali che è ventiseiesima. Karoline Pichler e Roberta Melesi non si sono qualificate per la seconda manche. Il prossimo appuntamento con il circo bianco al femminile è fissato per il 30 gennaio con la discesa femminile di Garmisch Partenkirchen che anticipa il superG: un'altra occasione d'oro per Sofia Goggia e la terribile truppa tricolore.
Le parole della Bassino e della Goggia
"Sono proprio contenta, era una gara a cui tenevo molto ed è stata molto tosta. Ho cercato di fidarmi di più di quanto non ho fatto nella prima manche", ha detto ai microfoni della Rai Marta Bassino. "La seconda manche l'ho fatta tutta al buio, soprattutto la parte finale che era la più difficile. Sono contenta del mio atteggiamento nell'ultimo gigante prima del Mondiale, sono in miglioramento. Per me un'ottima giornata e sono contenta per la Bassino sempre più in alto nella classifica di gigante", afferma invece Sofia Goggia.