Un inverno da protagonista e una voglia matta di renderlo ancor più magico. Sette podi, tre vittorie: la stagione di Federica Brignone è già da incorniciare e questo weekend può assumere contorni da record. Soltanto nell’intera annata in cui è diventata l’unica italiana a vincere la sfera di cristallo più prestigiosa aveva raccolto più piazzamenti tra le prime tre (11), mentre in quella passata ne aveva collezionati esattamente gli stessi a marzo (7). Di primati, la tigre valdostana se ne intende, eccome, come dimostrano i 24 sigilli che, al pari di Sofia, ne fanno l’azzurra più vincente in Coppa del Mondo, con un numero maggiore di podi (63). Tra questi però, non ce n’è ancora nessuno a Cortina: chissà che in questa tre giorni adrenalinica non sfati anche un altro tabù. Ieri, intanto, la trentatreenne carabiniera ha presentato la nuova iniziativa di sostenibilità ambientale per il 2024 legata al progetto Traiettorie Liquide.
Federica, com’è il feeling con l’Olympia delle Tofane?
«L’aver fatto una sola prova per bene mi lascia tranquilla, la pista la conosco e non è difficilissima. Quando sei al cancelletto il passato non conta nulla, però ogni anno arrivo qui e penso che mi piacerebbe moltissimo salire sul podio: so che posso farlo solo se metto in pista la mia miglior sciata».
Che cosa le è mancato nelle ultime trasferte in Austria e Slovacchia?
«Negli ultimi due weekend ho sciato bene, ma è successo sempre qualcosa di strano, a parte il quarto posto di Zauchensee in superG. A Jasna non sono riuscita a controllare cosa stava accadendo: peccato perché ero partita all’attacco e la pista slovacca era davvero bellissima. Mi è spiaciuto, era una bella occasione per fare la differenza. Spero di ritrovare il “flow” nel weekend di Cortina».